Codice della Strada: una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi

CODICE STRADA. ANNALISA CORRADO (SEGRETERIA NAZIONALE PD E MEP S&D): “ENNESIMO DISASTRO DEL GOVERNO, NORMA REPRESSIVA E IDEOLOGICA FATTA SULLA PELLE DELLE PERSONE”  Roma, 20 novembre 2024 - "L’approvazione del Codice della Strada non è che l’ennesimo disastro del Governo, che peggiora invece di migliorare la vita dei cittadini. Si tratta di una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi che vogliono adottare pratiche innovative e che non fa assolutamente nulla per prevenire gli incidenti stradali, che ancora oggi registrano numeri terrificanti – oltre 3.000 morti e 200.000 feriti ogni anno”, dichiara Annalisa Corrado, Responsabile Conversione Ecologica nella Segreteria Nazionale del PD e MEP S&D, Commissione ENVI. La riforma, a lungo sbandierata dal Governo Meloni, ha ricevuto oggi l’approvazione in Senato. Tutte le principali associazioni italiane dei familiari delle vittime sulla strada, insieme con le associazioni ambientaliste e per la mobi

BORSELLINO SU INGROIA: “ILDA BOCASSINI PENSA DI POTERE DISTRIBUIRE AD ALTRI PATENTI DI 'GRANDEZZA'”

"Nella polemica di questi ultimi giorni è stato lui ad essere provocato. E' del tutto falsa l'accusa di essersi paragonato Giovanni Falcone e chi la fa dimostra di essere in malafede e di non avere neanche letto le sue parole. Non è tollerabile poi che un magistrato, Ilde Boccassini, pensi di potere distribuire ad altri patenti di 'grandezza'.
Lo scrive Salvatore Borsellino, leader delle 'Agende rosse' e fratello del magistrato ucciso dalla mafia Paolo Borsellino, sulla sua pagina Facebook con riferimento alla polemica in atto tra il leader di rivoluzione Civile, Antonio Ingroia e Ilda Bocassini."Ritengo che questo progetto sia inviso a molti e ritenuto un pericolo da bloccare con ogni mezzo"

PALERMO, 01/02/2013 – "Nella polemica di questi ultimi giorni è stato lui ad essere provocato. E' del tutto falsa l'accusa di essersi paragonato Giovanni Falcone e chi la fa dimostra di essere in malafede e di non avere neanche letto le sue parole. Non è tollerabile poi che un magistrato, Ilde Boccassini, pensi di potere distribuire ad altri patenti di 'grandezza'.

E' altamente offensivo definire un magistrato come Antonio Ingroia un "piccolo magistrato".
E' altamente offensivo anche per la memoria di Paolo Borsellino che sicuramente aveva un ben altro concetto di lui dato che lo stimava e aveva per lui una predilezione quasi "filiale".
Mi ha commosso un messaggio speditomi da Antonio in cui dice che Paolo gli manca e continua a mancagli.
E' vero, io ho criticato Antonio per la maniera in cui ha reagito tirando in ballo, e non avrebbe dovuto farlo, Paolo Borsellino e quello che lo stesso poteva avergli detto su una loro collega. Non ha probabilmente retto allo stress per gli attacchi cui viene quotidianamente sottoposto ed è andato sopra le righe.

Un 'politico' non lo avrebbe fatto, ma Antonio Ingroia non si è forse ancora abbastanza calato nel suo nuovo ruolo. E dal mio punto di vista voglio sperare che non ci sia cali mai troppo a fondo.

- Per finire mi faccio da solo la stessa domanda che ho rimproverato a quel giornalista, ma alla fine per chi voterò?

Se volete saperlo non posso che rispondervi che lo saprò soltanto nel momento in cui avrò in mano la scheda e la matita con cui, come un analfabeta, per questa disgraziata legge elettorale, non mi sarà concesso niente altro che mettere una croce vidimando così scelte fatte da altri.
Non guarderò molte liste, soltanto quelle di Rivoluzione Civile e del Movimento 5 Stelle, le altre non mi interessano, le ho scartate a priori.

Se guarderò solo al progetto, che condivido in pieno per come è stato concepito, meno per come è stato realizzato, ed al nome di Antonio Ingroia, voterò Rivoluzione Civile. Se sarò certo di fare eleggere con il mio voto persone come Saverio Lodato o Sandra Amurri, ma non sono purtroppo nella mia circoscrizione, voterò ancora per Rivoluzione Civile e per Antonio Ingroia, Se invece cercherò e troverò nella lista i nomi di quei giovani che hanno combattuto, senza mai chiedere nulla, le mie stesse lotte per la Verità e per la Giustizia allora voterò per il Movimento 5 Stelle. Questi e nessun altro sono per me i "voti utili"."

Lo scrive Salvatore Borsellino, leader delle 'Agende rosse' e fratello del magistrato ucciso dalla mafia Paolo Borsellino, sulla sua pagina Facebook con riferimento alla polemica in atto tra il leader di rivoluzione Civile, Antonio Ingroia e Ilda Bocassini.

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