Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

MISTRETTA: RAPITA O TENUTA NASCOSTA LA BIMBA DI 24 MESI?

Mistretta, 15/04/2013 – E’ difficile immaginare che una bimba di 2 anni possa percorrere anche chilometri a piedi e dormire all’addiaccio come un boy scout per tutta la notte, per essere poi ritrovata la mattina seguente in buone condizioni, seppure sporca di campagna e fumo.
Sono considerazioni sulla base delle quali gli inquirenti stanno vagliando tutte le ipotesi che potrebbero essere alla base della sparizione e del successivo ritrovamento della piccola Noemi, la bimba di soli 23 mesi di cui si erano perse le tracce ieri pomeriggio a Mistretta, in contrada Frassino, ritrovata questa mattina alle prime luci dell’alba, a pochi km dal luogo dove s’era intrattenuta a giocare col fratello prima di sparire.

Sporca di terra e fumo, la bambina gridava “mamma” col fiato che le era rimasto in corpo dopo una notte trascorsa all’addiaccio, tra freddo e paura. 23 mesi senza i genitori sono un’età davvero 'dura'. I giovani genitori della piccola si erani distratti giusto il tempo di uno spuntino in compagnia di amici, in quella contrada Frassino dove la vita scorre quieta, lontana dalle insidie della città, lontani dall’idea che una bimba possa perdersi, essendo in compagnia del fratello di 4 anni. Poi l’allarme, intorno alle 5 del pomeriggio: “Noemi non si trova più, era qua un attimo fa ma ora la chiamo e non risponde”, deve avere detto ai genitori il fratellino della piuccola.

L’ipotesi al vaglio degli inquirenti è che Noemi possa essere stata rapita e liberata successivamente dagli stessi rapitori, braccati dalle forze dell’ordine o ormai alle strette, al punto da volersi liberare della piccola, fattasi troppo ‘ingombrante’. Ma secondo i Carabinieri di Mistretta non è del tutto verosimile che la bimba possa essere stata rapita e la versione ‘ufficiale’ rimane che malgrado la tenera età Noemi, 23 mesi, abbia raggiunto da sola il luogo dove è stata ritrovata.
La piccola avrebbe così trascorso all’addiaccio l'intera notte, all'aria aperta, dopo essersi smarrita per ‘gioco’, come avesse voluto seguire una curiosità innata o un capriccio del momento, magari dopo avere litigato col fratello. Chissa?

Stamattina, quando le speranze di trovarla cominciavano a vacillare è avvenuto il 'miracolo'. Una voce flebile chiamava la mamma a poca distanza. Era lei, la piccola Noemi, stanca e infreddolita, sporca di fumo e terra. La bambina s’era portata in contrada Barone, quasi 4 km dal luogo in cui si trovava al momento della scomparsa. A quel punto ai soccorritori non rimaneva che prenderla con sé, rifocillarla, rassicurarla e telefonare immediatamente ai Carabinieri che a loro volta davano la lieta notizia ai genitori.

Centinaia di persone per tutta la notte avevano preso parte alle ricerche: Vigili del Fuoco, Carabinieri, volontari, Polizia, Protezione Civile e Forestale, tutti straordinariamente impegnati nella ricerca della bimba che ora lascia perplessi sulla sua scomparsa e sullo stesso ritrovamento. Il capitano dei Carabinieri è dell’idea che la bambina si sia allontanata volutamente e che non si debbano perciò fare ad altre ipotesi: “l’ipotesi più forte” per il capitano è l’allontanamento volontario.


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