Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

ESAMI FACILI, ARRESTI NELL'INCHIESTA DELLA DIA TRA MESSINA E TORTORICI

Università di Messina, la Direzione Investigativa Antimafia di Catania ha eseguito sei ordinanze cautelari nell’ambito di un’inchiesta su esami «facili» all’università di Messina: un docente di Economia, Marcello Caratozzolo, il consigliere provinciale Santo Galati Rando detto Dino, agli arresti domiciliari; Domenico Montagnese, coinvolto nell’omicidio del docente universitario Matteo Bottari, fattu fuori il 15 gennaio 1998, e Salvatore
D’Arrigo, in carcere. L’organizzazione influenzava le prove di ammissione alle facoltà a numero chiuso e agli esami universitari

06/07/2013 - Ci sono anche un ex consigliere provinciale, Santo 'Dino' Galati Rando, e un , tra i destinatari di provvedimenti restrittivi nell'ambito dell'inchiesta della Dia su esami 'facili' all'universita' di Messina. Sono ai domiciliari. In carcere sono finiti Domenico Antonino Montagnese, e Salvatore D' Arrigo.
Sono accusati di associazione per delinquere aggravata dal metodo mafioso finalizzata alla corruzione e altri reati.

Avrebbero influenzato le prove di ammissione alle Facolta' a numero chiuso e agli esami universitari nell'Ateneo di Messina, per questo gli agenti della Direzione investigativa antimafia della citta' dello Stretto hanno eseguito stamani sei ordinanze di custodia cautelare a carico di altrettante persone, tra cui anche un ex consigliere provinciale e un docente di Statistica e matematica al dipartimento di Scienze economiche dell'universita'.

Nell'ambito delle indagini, che si sono avvalse di intercettazioni ambientali e telefoniche e anche di pedinamenti, è emerso anche «il reciproco scambio di favori tra sodali, culminato, col riferimento al voto di scambio, nel sostegno politico offerto a Santo Galati Rando alle elezioni alle Regionali in Sicilia del 28 ottobre del 2012». Secondo l'accusa sarebbero state «barattate preferenze elettorali con idoneità scolastiche garantite attraverso scuole private».  

Le accuse, a vario titolo, sono di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso ed associazione a delinquere finalizzata a reati contro la pubblica amministrazione, al voto di scambio e all'usura. Ai vertici del gruppo ci sarebbe un calabrese ritenuto legato a esponenti della 'ndrangheta locale. Le indagini sono state dirette dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e dal sostituto procuratore Liliana Todaro della Dda di Messina, guidata dal Procuratore Guido Lo Forte. rba/uda

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