Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

LIBERATA A CAMPOBELLO L'AQUILA DEL BONELLI TRAFUGATA A MAGGIO DAL PROPRIO NIDO

L'aquilotto era stato ritrovato e sequestrato dalla Forestale in Piemonte. In Italia sopravvivono allo stato selvatico circa venti coppie di questa specie tutelata dalla Convenzione di Washington
Palermo, 04/07/2013 - Felice epilogo per il giovane esemplare di Aquila del Bonelli (Aquila fasciata) che era stato trafugato a maggio dal proprio nido, in provincia di Agrigento.
L'aquilotto, ritrovato e sequestrato dal Servizio CITES del Corpo forestale dello Stato nelle campagne di Alessandria dove un bracconiere lo custodiva illegalmente, era stato trasferito presso il Centro Regionale recupero Rapaci di Ficuzza (PA), dove gli esperti della LIPU e della Forestale lo hanno curato per poi riportarlo nell'ambiente originario, a Campobello di Licata (AG).

La Procura della Repubblica di Agrigento, su richiesta del Corpo forestale dello Stato, ha autorizzato l'operazione di liberazione. Gli esperti hanno deciso di tentare il tutto per tutto per restituire l'esemplare alla natura, adottando la tecnica dell'hacking, già sperimentata su altre specie con successo. Questa strategia prevede di ricollocare il piccolo in prossimità del nido della coppia adulta nella speranza che venga "riaccompagnato" alla vita selvatica imparando naturalmente a predare e a difendersi dalle avversità.

Nella mattinata del 30 Giugno Leo, così è stato chiamato il giovane rapace, è stato liberato ed ha spiccato il volo mentre la coppia adulta lo osservava dall'alto. Dopo alcune ore l'esemplare maschio della coppia, ha dato prova di accettare la presenza del giovane aquilotto, posandosi vicino a lui su una cengia rocciosa. Leo si è librato in volo affrontando una volpe con l'atteggiamento predatorio tipico della specie, un segnale che fa ben sperare in un pronto recupero delle attività proprie del mondo selvatico da cui proviene.

Gli ultimi avvistamenti testimoniano un progressivo riadattamento del giovane rapace che volteggia insieme alla coppia di genitori.

La liberazione di Leo si aggiunge ad una analoga operazione di rilascio effettuata nel dicembre 2011, quando un altro esemplare di Aquila del Bonelli reduce da un sequestro della Forestale era stato liberato con successo su una parete della zona del Monte Conca, in Sicilia. All'aquilotto Leo è stata applicata un'antenna per ricevitore radio e sarà monitorato per settimane dai volontari del Coordinamento Tutela Rapaci Sicilia che potranno intervenire qualora l'esemplare manifestasse problemi di riadattamento. Il Corpo forestale dello Stato e quello regionale assicureranno la vigilanza nelle aree di nidificazione di questa specie, sempre più rare in Sicilia.

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