Dimissioni dell'assessore Luca Bianchi, Crocetta: "Abbiamo fatto un grande lavoro per salvare Sicilia e difendere il popolo siciliano: abbiamo fatto uscire la Sicilia da un rischio default che era certo e annunciato. Ci sono responsabilità per tali dimissioni? Ciascuno faccia un esame di coscienza e si chieda fino a che punto ha tentato di ostacolare un processo di rinnovamento irrinunciabile...
Palermo, 19 mar. 2014 - Dichiarazione del Presidente del Gruppo parlamentare del Partito dei Siciliani MpA all'Assemblea Regionale Siciliana, On.le Roberto Di Mauro: "Dopo la clamorosa e pesante bocciatura della legge finanziaria e alla vigilia dell’avvio di una discussione sul nuovo documento finanziario di importanza vitale per la vita di centinaia di migliaia di lavoratori e famiglie, le dimissioni dell’Assessore Bianchi aggravano la già precaria crisi politico-istituzionale, con un Governo del tutto privo di maggioranza politica e parlamentare e privo di chi dovrebbe, per ruolo formale, coordinare e curare il lavoro in materia di risorse, economia e finanze.
Le dimissioni di Bianchi certificano il fallimento tecnico del Governo Crocetta, che proprio in materia economica aveva fatto gli annunci più roboanti, ed anche il fallimento politico perché dimostrano l’inesistenza di una maggioranza parlamentare e della capacità del Governatore di instaurare un dialogo con tutte le forze politiche.
Adesso siamo davvero ad un punto di non ritorno; la Sicilia sta attraversando la più grave crisi della sua storia autonomistica e se Crocetta vuole evitare di trascinarla nel baratro e al default deve fare quanto gli proponiamo da mesi: venga all’ARS, unico luogo in cui avviare un dialogo politico con le forze parlamentari, ed instauri un confronto con tutti quei gruppi che in modo disinteressato e genuino vogliono contribuire a salvare la Sicilia e rilanciarne lo sviluppo."
“Ho lavorato fianco a fianco in questi mesi con Luca Bianchi e abbiamo fatto un grande lavoro per salvare Sicilia e difendere il popolo siciliano: abbiamo fatto uscire la Sicilia da un rischio default che era certo e annunciato e ridotto la spesa senza fare macelleria sociale. I dati che l'assessore ha illustrato, mostrano chiaramente che le nostre non sono state riforme annunciate, abbiamo persino operato vere riforme strutturali attraverso l'azione amministrativa concreta e non solo con le leggi, ma laddove le previsioni legislative lo hanno consentito, con un'azione instancabile.
La Sicilia perde un professionista di grande valore e un politico vero, che non ha mai guardato solo ai conti ma ai riflessi che tali conti avevano sulla vita sociale, economica e culturale. Ci sono responsabilità per tali dimissioni? Ciascuno faccia un esame di coscienza e si chieda fino a che punto ha tentato di ostacolare un processo di rinnovamento irrinunciabile e sino a che punto non abbia manifestato, quando era necessario, l'obbligatoria solidarietà. Bianchi ha subìto attacchi anche personali non accettabili, non posso che essere solidale nei confronti delle scelte che ha fatto e che farà, ringraziandolo a nome dei siciliani.
La politica siciliana si chieda seriamente se non sia necessario modificare il passo contribuendo concretamente all'azione del governo, invece di ostacolare chi cerca di cambiare le cose. Un fuoco di sbarramento inaccettabile, dietro il quale spesso si sono nascosti i gruppi di potere di sempre, l'organizzazione strutturale rivolta a una rapace e sistemica aggressione della spesa pubblica, combattuta da Bianchi e che sarà azione centrale del mio governo".
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