Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

BROLO: L'ON. GERMANA' INTERROMPE IL SIT-IN E RISPONDE AL PREFETTO

 Il deputato Nino Germanà (Ncd) ha incontrato giornalisti e cittadini che gli hanno manifestato solidaritetà e appoggio. “Questa vicenda è frutto di diciassette anni di vicende per le quali è chiaro che ci siano delle responsabilità politiche e giuridiche. Quello che è sotto gli occhi di tutti è il prodotto della mala gestio che risponde a due nomi su principalmente Laccoto e Messina”

Brolo (Me), 16/04/2014 - In occasione della presentazione all'Ars del neo governo Crocetta, il capogruppo del Nuovo CentroDestra, on. Dasero, ha preso la parola e dopo aver rivolto al collega on. Nino Germanà solidarietà, lo ha inoltre invitato a cessare la protesta odierna, che va avanti da oltre 9 ore. Il deputato, incatenato dalle ore 10.00 al portone del Municipio di Brolo , ferma restando l'intenzione di proseguire nel suo percorso "da cittadino che vuol difendere la dignità del suo paese", ha annunciato che interromperà il sit in intorno alle ore 20.00.
L'on. Germanà ha ringraziato, tramite social, i concittadini e i colleghi che gli hanno manifestato supporto e vicinanza quest'oggi e ha, inoltre, commentato la nota diramata dalla Prefettura come segue: "apprendo dell'invito rivoltomi indirettamente dal Commissario Regionale incaricato di sostituire il Consiglio Comunale dell’Ente brolese, per conto del Prefetto Trotta, il quale ha manifestato la disponibilità di un incontro per dibattere con il sottoscritto circa la questione del paese.

Lieto dell'attenzione che S.E. rivolge alla protesta odierna, ritengo però essenziale chiarire che, quest'oggi, la contestazione messa in atto è stata condotta da “Nino Germanà cittadino di Brolo”, non da “Nino Germanà deputato regionale”; per tanto, lo spirito che auspico voglia animare il tavolo di confronto ritengo debba essere quello dello Stato che si mostra vicino alla gente, non riducendo tutto ad un briefing tra istituzioni che possono invece incontrarsi quando meglio ritengono.
Il "cittadino Nino Germanà", insieme agli altri cittadini di Brolo sarà, dunque, lieto di accogliere il Prefetto nei prossimi giorni, in questo nostro umiliato ed offeso Comune per troppo tempo maltrattato, per aprire un dialogo che sia di conforto al nostro territorio che, nell'ultimo periodo ha avuto troppo spesso la sensazione di essere stato abbandonato da chi avrebbe dovuto tutelarlo: Stato e Regione in primis".

“Questa vicenda è frutto di diciassette anni di vicende per le quali è chiaro che ci siano delle responsabilità politiche e giuridiche. Quello che è sotto gli occhi di tutti è il prodotto della mala gestio che risponde a due nomi su principalmente Laccoto e Messina”, conclude. Questo lo slogan presente sulla t-shirt dell'onorevole Nino Germanà, incatenato al Palazzo comunale di Brolo .

“Così come è in catene la nostra Brolo ormai da tempo”, commenta il deputato regionale; “catene che devono essere i cittadini a spezzare, rispondendo come si conviene alla richiesta di voto che esprimeranno i vari candidati in continuità con la precedente amministrazione”.

L'onorevole del Nuovo CentroDestra che, alla stampa, precisa “oggi non sono il deputato; non chiamatemi onorevole; sono solo Nino Germanà, un cittadino, un brolese...incazzato!”, ha chiarito le ragioni della sua azione eclatante. “Si avvicina la data delle prossime amministrative, ma ancora non sappiamo con certezza quale sarà il futuro di questo nostro paese. Non siamo ad ora a conoscenza della effettiva situazione che erediterà la prossima giunta e che condizione dovrà gestire il consiglio comunale.

Tra i nomi annoverati nelle liste ci sono quelli di uomini e donne che hanno già dimostrato d’avere il carisma e la tenacia per difendere il nostro territorio senza timori o remore, è vero anche che però di molti non si può dire lo stesso: in tanti non hanno ancora potuto dimostrare capacità o inettitudini eventuali e, peggio ancora, tra i nomi dei candidati, anche tanti parenti o amici di chi questa condizione l'ha concretamente determinata”.

Il deputato, impegnato in questo sit in contestativo, ha incontrato giornalisti e cittadini che gli hanno manifestato solidaritetà e appoggio. “Questa vicenda è frutto di diciassette anni di vicende per le quali è chiaro che ci siano delle responsabilità politiche e giuridiche. Quello che è sotto gli occhi di tutti è il prodotto della mala gestio che risponde a due nomi su principalmente Laccoto e Messina”, conclude.

Il deputato del Nuovo CentroDestra on. Vincenzo Garofalo, a seguito dell'azione di protesta messa in atto dall'on. Nino Germanà stamani, davanti il Palazzo Comunale di Brolo, ha espresso il proprio appoggio al collega di partito.
"Conosco l'indole mite di Nino e arrivare a tanto è sintomatico di una stanchezza che lui oggi esprime ma che è vissuta dai suoi concittadini, sulla cui pelle si è giocato sin troppo", ha commentato il parlamentare che auspica si faccia chiarezza sulla vicenda brolese nell'interesse della cittadinanza.

“Solidarietà, vicinanza e ammirazione” esprime il deputato regionale Ncd Vincenzo Vinciullo per “l’amico Nino Germanà che rompe il silenzio assordante sull’amministrazione della sua Brolo con una eclatante ma sacrosanta protesta”. Germanà s’è incatenato stamattina davanti al Comune della città del Messinese della quale sia il sindaco che quattro funzionari risultano indagati per truffa e falso nella gestione dei fondi pubblici.

“Le responsabilità e le colpe, come giustamente sottolinea Germanà, devono esser messe in chiaro prima che si arrivi alle elezioni ormai quasi alle porte – conclude Vinciullo – perché i cittadini devono esser messi in grado di scegliere fra le persone oneste e chi dell’onestà ne fa mero oggetto di propaganda, di facciata!”.

I consiglieri del Nuovo CentroDestra, Daniela Faranda e Nicola Crisafi, intendono esprimere sostegno assoluto all'on. Nino Germanà che, oggi, nella veste non di deputato ma di "cittadino tra i cittadini", si è incatenato al Palazzo Municipale di Brolo, paese nel quale è cresciuto e tutt'ora vive, in segno di protesta contro la mala gestio della vicenda che riguarda il Comune della provincia, prossimo alle elezioni amministrative in un clima di profonda incertezza.

L'atto del deputato è eclatante e fuori dagli schemi; l'aver precisato che si tratta di un'azione "da brolese" rispecchia lo spirito che anima la nostra politica- commentano i consiglieri-.

Non possono ne devono esserci muri tra la gente e chi la rappresenta. La nostra idea di buona politica è esattamente quella di agire nell'interesse e per l'interesse della cittadinanza, della società di cui siamo parte oltre che rappresentanti.

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