Disabilità, l’INPS diviene titolare unico del processo di accertamento

Riforma della disabilità: l’Istituto avvia la seconda fase della sperimentazione dal 30  settembre. Estensione delle nuove modalità di accertamento della disabilità in ulteriori  province, nonché nella Regione autonoma Valle d’Aosta e nella Provincia autonoma di Trento  Roma, 12 settembre 2025 - L’INPS annuncia che, a partire dal 30 settembre 2025, è prevista la seconda fase della sperimentazione della Riforma della Disabilità, prevista dal decreto legislativo n.62/2024, con l’attivazione del nuovo sistema di accertamento della condizione disabilità in ulteriori territori. Dopo il positivo avvio, il 1° gennaio 2025, della prima fase sperimentale, la nuova fase interesserà altre undici province: Alessandria, Genova, Isernia, Lecce, Macerata, Matera, Palermo, Teramo e Vicenza, nonché la Regione autonoma Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Trento. Una delle principali novità introdotte riguarda la nuova modalità di avvio del procedimento di accertamento della disabilità...

GENOVESE E LAVORO: VOTATA LA FIDUCIA SI VOTA PER L'ARRESTO DEL DEPUTATO MESSINESE

Roma, 13/05/2014 - La Camera, con 333 voti favorevoli e 159 contrari, ha votato la questione di fiducia, posta dal Governo, sull'approvazione, senza emendamenti e articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge (C. 2208-B) di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 20 marzo 2014, n. 34, recante disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell'occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese (Approvato dalla Camera e modificato dal Senato) nel testo licenziato dalla Commissione identico a quello approvato dal Senato.

L’aula della Camera dei Deputati voterà mercoledì, dopo il voto finale del dl lavoro, l’autorizzazione all’arresto del deputato messinese del PD Francantonio Genovese. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. La presidente Laura Boldrini ha dichiarato che inserire nel calendario dell’Aula la richiesta di arresto del deputato del Pd rappresenti «un atto dovuto, che il presidente deve porre l’Assemblea nella condizione di deliberare».

Lo scorso 7 maggio la Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera aveva detto 'sì' all’arresto del deputato democratico Genovese con 12 voti a favore (Pd, Movimento 5 Stelle e Sel) e 5 contrari: i votanti non hanno ravvisato l’esistenza del fumus persecutionis.

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