Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

MILAZZO: SOSPENSIONE INTERVENTI CHIRURGICI ALL’OSPEDALE, NOTA DEL SINDACO

Milazzo, 21/6/2014 - Appresa la notizia della sospensione degli interventi chirurgici programmati per carenza di anestesisti all’ospedale di Milazzo, il sindaco Pino ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Siamo reduci dalla protesta contro il nuovo Piano sanitario che ancora una volta basandosi su vecchie logiche non tiene conto delle esigenze del territorio. E’ finito il tempo in cui la politica clientelare tutelava primari e personale sanitario. Oggi la priorità deve essere il cittadino e in questo caso il paziente che non può essere mortificato da criticità prevedibili che andavano governate e risolte anzitempo. Non dimentichiamo che nella logica degli Ospedali Riuniti quello di Milazzo svolge un ruolo di riferimento nel polo chirurgico e la sospensione dell’attività operatoria rappresenta un fatto gravissimo e ingiustificabile, al pari della causa che l’ha determinata.

Oggi, mentre il governo Renzi parla di mobilità obbligatoria, non possiamo tollerare che un ospedale di riferimento delle diverse branche delle chirurgia subisca il gap dell’assenza degli anestesisti che magari sono presenti là dove l’attività è ridotta. Tutto ciò rappresenta un fallimento per quanti, a diversi livelli decisionali, sono in questo momento investiti di responsabilità. Auspico un intervento immediato dell’assessore regionale alla Sanità, Lucia Borsellino perché finisca quella lunga fase di incertezza e la sanità pubblica possa ritornare nella normalità”.
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L’offerta culturale si arricchisce di un altro reperto di grande valore che dopo ben 80 anni dalla scoperta viene messo a disposizione dei visitatori. Si tratta del pavimento a mosaico di età romana scoperto nel 1934 nell’ex convento di San Francesco e da allora rimasto precluso ai turisti e scono-sciuto agli stessi milazzesi che hanno potuto ammirarlo solo su alcuni poster. Da questa mattina invece il percorso archeologico mamertino potrà annoverare questa tappa e coloro che si recheranno a scoprire gli oggetti dell’antica Mylae all’Antiquarium regionale allestito nell’ex carcere femminile potranno chiedere di vedere anche il mosaico.

A voler restituire questo reperto alla collettività la sezione milazzese di Italia Nostra guidata dal prof. Bartolo Cannistrà che ieri mattina nel corso dell’inaugurazione alla presenza del sindaco Pino e del dirigente della Soprintendenza, Gabriella Tigano, ha ringraziato i due enti ed in particolare il Comune per la grande collaborazione nel rendere fruibile i locali – un tempo sede della scuola d’arte e poi lasciato in abbandono dalla Provincia – spiegando che l’iniziativa è stata promossa nell’ambito del progetto di valorizzazione del patrimonio archeologico denominato.

“L’anno dell’Antiquarium”, cui hanno aderito tutti gli istituti scolastici. Italia Nostra auspica adesso – ha concluso Cannistrà - che il mosaico resti visitabile almeno per tutta la stagione estiva, nell’ambito di un percorso archeologico che, partendo dall’Antiquarium “D. Ryolo” –dove stanno per terminare i lavori di ristrutturazione e ripristino degli spazi museali- porti alle capanne dell’Età del Bronzo di via dei Cipressi”.

Soddisfazione è stata espressa anche dalla dottoressa Gabriella Tigano. “Milazzo si riappropria di un bene che costituisce la più significativa testimonianza dell’antico abitato, del quale si sono ritrovate numerose ed importanti necropoli, resti di abitazione dell’età del bronzo e dell’età romana, ma nessuna espressione d’arte paragonabile a questo mosaico”.
“Far crescere concretamente il turismo di una località – ha concluso il sindaco Pino – significa creare le condizioni affinché la città diventi appetibile anche sotto il profilo culturale. Oggi viene reso fruibile un bene quasi dimenticato, con l’impegno di consolidare il rapporto di collaborazione con l’associazionismo perché possano essere recuperate altre opere ha detto il sindaco, ricordando anche l’area ovest del quartiere spagnolo, per il quale è stato già redatto dalla Soprintendenza un progetto di restauro e siamo in attesa di reperire le risorse per avviarlo”. A chiusura dell’intervento ha voluto ringraziare il personale comunale (addetti alla giardineria e cantonieri) che con grande dedizione hanno reso agibile la struttura.
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Area marina protetta del Capo, gli studi saranno affidati all’Ispra. A confermarlo il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, promotore dell’incontro svoltosi giovedì a Roma al quale hanno preso parte il sindaco di Milazzo, Carmelo Pino, l’assessore Salvatore Gitto e il responsabile della segreteria particolare Salvatore Caravello, il rappresentante della Regione Sicilia, Francesco Gendusa, il delegato dell’Ispra, Leonardo Tunesi e il direttore della Divisione IV “Programmazione e sviluppo delle aree naturali protette”, Maria Carmela Giarratano. A coordinare i lavori il dirigente generale, Renato Grimaldi, il quale in premessa ha fatto il punto della situazione. In questa fase – ha affermato – si procederà alla predisposizione degli studi propedeutici conoscitivi delle caratteristiche ambientali e socio-economiche dell’area individuata e su questa base verrà definita la proposta di perimetrazione, di zonazione e disciplina di tutela dell’are protetta. Su questo punto il ministero sta affidando l'incarico all’Ispra.

La dottoressa Giarratana ha invece spiegato il procedimento tecnico amministrativo che prevede due distinti provvedimenti: il decreto istitutivo del Ministero dell’Ambiente, l’individuazione del soggetto gestore provvisorio e i suoi obblighi e poi il regolamento di disciplina delle attività consentite contenente quindi i divieti, la suddivisione dell’area protetta in differenti zone di tutela. La gestione delle aree marine protette è affidata dal Ministero dell’Ambiente – ha concluso Giarratana – ad enti pubblici, istituzioni scientifiche o associazioni ambientaliste riconosciute, anche consorziate tra di loro. A quel punto si passerà alla fase vera e propria di organizzazione dell’area protetta con l’approvazione di un Regolamento che va presentato dal soggetto gestore entro 180 giorni”. In questa fase dunque la palla passa all’Ispra che – come ha spiegato il dottor Tunesi – dovrà avviare gli studi conoscitivi preliminari ambientali e socio-economici della zona, anche attraverso una attività che interesserà i fondali, per poi giungere, previo confronto con gli enti interessati e tramite essi, con gli “stakeholders” territoriali, alla definizione dello schema di provvedimento istitutivo e quello di disciplina sui quali saranno acquisiti l’intesa regionale e il pareri di altri enti, nonché quello della Conferenza unificata”.

Il sindaco Pino ha preso atto con soddisfazione che dopo tanti auspici si è finalmente passati alla fase di start up. “Voglio innanzitutto ringraziare i parlamentari Tommaso Currò e Stefania Prestigiacomo per l’impegno profuso nella sede istituzionale affinché la nostra richiesta di inserire Milazzo nelle Aree marine di reperimento potesse trovare finalmente attuazione. Il grazie va anche esteso a quanti in tempi non sospetti hanno collaborato con l’Amministrazione affinché questa idea potesse prendere forma: mi riferisco al Comitato Amp, alle associazioni dei pescatori professionisti e non e alle associazioni ambientaliste che hanno dimostrato sin da subito la capacità di saper dialogare. L’Area marina rappresenta una conquista importante per il territorio in quanto anche se si tratta di un modello di tutela della natura, potrà svolgere un ruolo significativo nella programmazione dello sviluppo futuro della città.

Un investimento strategico non solo per Milazzo ma per tutto il comprensorio incluso l’arcipelago eoliano. Infatti attorno ad essa si potranno determinare contingenze positive per l’economia locale tali da costituire un punto di forza per un nuovo sviluppo turistico. Sono fortemente convinto che l’Amp diventerà per il territorio una risorsa, un elemento di differenziazione importante rispetto ad una omogeneità della scelta turistica tradizionale. Area marina protetta, quindi – conclude il sindaco - non vuol dire solo tutela ambientale, ma anche una ulteriore opportunità che il mare darà in termini sociali, culturali ed economici in grado di generare nuovo reddito ed occupazione in modo duraturo”.




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