21/07/2014 - Dopo la sentenza del Processo Ruby ci si interroga sulle conseguenze dell’assoluzione di Berlusconi. Tra la rinnovata forza politica del leader di FI e la tenuta del cammino delle riforme. Intanto, a Padova, al congresso della Lega il segretario Salvini incassa un’estensione del mandato fino al 2016. Se ne parlerà nella puntata di Agorà estate in programma oggi, lunedì 21 luglio, dalle 8 alle 10, su Rai3. Ospiti di Serena Bortone saranno: Paolo Gentiloni (Pd), Matteo Salvini (Lega Nord), Michaela Biancofiore (Forza Italia), Giuliano Ferrara (Direttore Il Foglio), Marco Damilano (L’espresso), Mario Portanova (Il Fatto Quotidiano), Ida Dominijanni (Giornalista), Moni Ovadia (Attore e Regista)
Per Toti consigliere politico del Presidente, la Lega sbaglia strada, così rischia l'ininfluenza: "Ma Salvini che film ha visto? Noi stiamo con l’Italia e non con Renzi. Sulle riforme andiamo avanti per il bene del Paese, come é da 20 anni che facciamo. Le nostre idee sono chiare e forse vanno ricordate a Salvini.
Al congresso di Padova Salvini spieghi ai suoi elettori se vuole rimanere nell’attuale posizione rischiando l’irrilevanza e l’ininfluenza oppure vuole dialogare con noi e le altre forze di centrodestra per ripartire uniti.
Per Mariastella Gelmini, Salvini non sia isolazionista e apra i suoi orizzonti: "Il segretario della Lega nord, Matteo Salvini, non candidi all’irrilevanza il popolo leghista, ma guardi al di là del proprio orticello e apra i suoi orizzonti. Non bastano le proposizioni programmatiche astratte per cambiare questo Paese, è necessario che tutte le forze politiche che condividono i valori moderati e della libertà si schierino dalla stessa parte, proponendosi come classe di governo in grado di passare dalle parole ai fatti. L’isolazionismo è solo un modo per non affrontare dal di dentro i problemi, indicando la strada per risolverli".
Subito dopo la lettura della sentenza Silvio Berlusconi aveva detto: "Sono profondamente commosso: solo coloro che mi sono stati vicini in questi anni sanno quello che ho sofferto per un’accusa ingiusta e infamante.
Per questo il mio primo pensiero oggi va ai miei affetti più cari, che hanno sofferto con me anni di aggressione mediatica, di pettegolezzi, di calunnie, e che mi sono stati accanto con serenità e affetto ineguagliabili.
Un pensiero di rispetto va poi alla Magistratura, che ha dato oggi una conferma di quello che ho sempre asserito: ovvero che la grande maggioranza dei magistrati italiani fa il proprio lavoro silenziosamente, con equilibrio e rigore ammirevoli. Penso anche ai tanti, tantissimi amici, collaboratori, sostenitori, e soprattutto ai milioni di italiani che hanno continuato a credere nelle nostre battaglie politiche e a starmi vicino nonostante tutti i tentativi di infangare il mio nome e la mia onorabilità".
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