Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

PRC, PERCHÉ DICIAMO NO ALLE TRIVELLAZIONI CON LO SBLOCCA ITALIA DI RENZI

Catania, 01/12/2014 - Riteniamo un gravissimo errore il via libera dato alle trivellazioni sui mari e sulle coste della Sicilia, attraverso lo SBLOCCA ITALIA di Renzi e della maggioranza che lo sostiene. Una scelta già anticipata da un accordo incostituzionale stipulato tra Crocetta e l’Eni, figlio di quella logica di scambio neocoloniale che ha sempre nociuto, in termini di salute e di tutela dei beni comuni, al popolo siciliano.
La Sicilia ha già pagato un pesantissimo prezzo, anche in termini di vite umane, ad un modello di sviluppo produttivista fatto di industria pesante e petrolchimica, da Gela a Milazzo a Priolo. Essa ha invece bisogno di tutelare le proprie risorse naturali, ambientali, storiche, culturali e paesaggistiche, di promuovere una crescita fondata sulle produzioni agricole, sull’agroalimentare, sulla ricerca, sulla riconversione industriale, sul risanamento dei luoghi devastati, sulla sistemazione idrogeologica del territorio, sul potenziamento del trasporto pubblico.

Contro il rischio di una visione sindacale subalterna nell’individuazione degli strumenti necessari a creare occasioni di lavoro, chiediamo un pubblico confronto alla CGIL, e in primo luogo alla Fiom Sicilia. Le ragioni della lotta di queste settimane contro la cancellazione dei diritti dell’insieme del lavoro dipendente, varate dal governo Renzi, per cui saremo in piazza con lo sciopero generale del 12 Dicembre, non possono non incrociare la scommessa della fuoriuscita dalle politiche liberiste, che sono alla base del disagio sociale, della crisi economica, della devastazione della natura, della rapina dei beni comuni.

Mimmo Cosentino, segretario regionale Prc Sicilia

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