Disabilità, l’INPS diviene titolare unico del processo di accertamento

Riforma della disabilità: l’Istituto avvia la seconda fase della sperimentazione dal 30  settembre. Estensione delle nuove modalità di accertamento della disabilità in ulteriori  province, nonché nella Regione autonoma Valle d’Aosta e nella Provincia autonoma di Trento  Roma, 12 settembre 2025 - L’INPS annuncia che, a partire dal 30 settembre 2025, è prevista la seconda fase della sperimentazione della Riforma della Disabilità, prevista dal decreto legislativo n.62/2024, con l’attivazione del nuovo sistema di accertamento della condizione disabilità in ulteriori territori. Dopo il positivo avvio, il 1° gennaio 2025, della prima fase sperimentale, la nuova fase interesserà altre undici province: Alessandria, Genova, Isernia, Lecce, Macerata, Matera, Palermo, Teramo e Vicenza, nonché la Regione autonoma Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Trento. Una delle principali novità introdotte riguarda la nuova modalità di avvio del procedimento di accertamento della disabilità...

RIMODULAZIONE RFI SULLO STRETTO. SCATTA INTERROGAZIONE M5S A BRUXELLES



L’eurodeputato Ignazio Corrao: “Altro che corridoio Helsinky - Palermo, in Sicilia è una tragedia partire da Agrigento per arrivare a Reggio Calabria. Violato il principio di continuità territoriale”
Bruxelles 6 Febbraio 2015 - “La Sicilia ed i suoi cittadini sono sempre più isolati dall’Italia e dall’Europa. Altro che corridoio Helsinki Palermo. Grazie all’assenza di attenzione della classe politica a tutti i livelli, è diventata una tragedia anche solo voler partire da Agrigento per raggiungere Reggio Calabria”. È la denuncia dell’eurodeputato siciliano Ignazio Corrao, già capo delegazione del Movimento 5 Stelle a Bruxelles, intervenuto in queste ore con una apposita interrogazione alla Commissione Europea, sulle numerose violazioni prospettatesi con il piano di dismissione di RFI sullo Stretto e l’azzeramento dei treni a lunga percorrenza dalla Sicilia verso il resto del paese.
“I cittadini residenti in Sicilia – scrive Corrao nell’interrogazione - hanno preso coscienza che dal mese di giugno 2015 gli sarà negato il diritto di viaggiare in treno. In particolare, sarà impossibile prendere un treno che dalla Sicilia porti in Continente senza essere costretti a scendere a Messina per imbarcarsi a piedi su un traghetto e scendere a Villa San Giovanni per risalire su un altro treno con a seguito i bagagli. A livello politico amministrativo, risultati alla mano, si riscontra una grave lacuna di coordinamento e coerenza con le politiche, gli obiettivi e il relativo finanziamento Trans European Networks Transport con quelli del Governo italiano e della Regione siciliana, dato che esiste un preciso regolamento comunitario del 1992, che autorizza gli Stati membri ad imporre obblighi di servizio pubblico specialmente per garantire la continuità territoriale. Nello specifico, gli Orientamenti UE per lo sviluppo del TEN-T previsti nel Regolamento UE n. 1315/2013 prevedono: il riconoscimento del diritto all'accessibilità per tutti gli utenti nelle infrastrutture (art.37), la presentazione di un piano di lavoro entro dicembre 2014 da parte dei coordinatori europei (art.47), presentazione di relazioni e aggiornamenti sulle azioni intraprese (art.49) e fornitura da parte degli Stati membri delle ragioni che hanno causato un ritardo per il completamento della rete centrale (art.56).
Alla luce di tali premesse – sottolinea l’eurodeputato siciliano - si chiede alla Commissione Europea se è al corrente della mancata continuità territoriale tra la Sicilia e l'Europa; se ritiene coerente la scelta del ministero Italiano dei Trasporti di avallare l'interruzione del traghettamento dei treni tra Sicilia e il Continente con gli orientamenti del TEN-T e se può scongiurare la possibilità che la Sicilia rischi di essere estromessa dall'asse Nord-Sud, corridoio ferroviario Scandinavo-Mediterraneo previsto per collegare Helsinki-Malta. La questione ovviamente sarà oggetto di una serrata battaglia a livello parlamentare, nella speranza che anche gli altri colleghi italiani recepiscano tale denuncia come una battaglia comune”.

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