Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

ACCORINTI SENZA CRAVATTA 'VADE RETRO', MA LA STANCHERIS LO CONDANNA


La notizia è che non hanno consentito al sindaco di Messina, Renato Accorinti, di accedere all'Ars a Palermo, perché non porta la cravatta. E' una  regola, in precedenza era obbligatoria solo la giacca, dallo scorso 4 dicembre ci vuole la cravatta: "regola voluta dai deputati che evidentemente si occupano di un tema cruciale destinato a cambiare il volto della politica siciliana: le cravatte!", ironizza Accorinti

Messina, 05/03/2015 - "Il Parlamento italiano, la Commissione Europea, assemblee di pari lignaggio ricevono esponenti politici, culturali, religiosi, non richiedendo di uniformarsi nel vestiario, oggi invece qualcuno a Palermo ha deciso che il rispetto per le istituzioni passi da un nodo di cravatta. Una regola – la cravatta, prima era obbligatoria solo la giacca – inserita subito dopo la mia presenza a Palazzo Reale, lo scorso 4 dicembre, durante i lavori di una Commissione legislativa, regola voluta dai deputati che evidentemente si occupano di un tema cruciale destinato a cambiare il volto della politica siciliana: le cravatte! E’ inaccettabile che un organo democratico possa essere disciplinato da regole simili, interpretate con ottusità. Chiedo pertanto, formalmente, all’ARS l’annullamento di simile consuetudine perché lede elementari diritti di libertà individuale di ogni cittadino", afferma il sindaco di Messina, Renato Accorinti.

Ma ecco cosa risponde Michela Stancheris, ex assessore regionale e braccioi destro del governatore di Sicilia Rosario Crocetta: "A me queste cose mi fanno imbestialire.. ma perché non pensate alle cose serie e chi ti segue non ti consiglia una cravatta così entri a tentare di fare qualcosa per la città invece di star fuori e fai un comunicato?!?!? finchè non le cambiamo le Istituzioni sono quelle e lui è uomo delle Istituzioni... non è che hanno lasciato fuori il Sindaco, ti sei auto-lasciato fuori...non vedo sinceramente neanche quale sia la notizia...".

Questi i fatti raccontati dallo stesso sindaco Accorinti:

"Dalle 10.15 di stamane (4 marzo 2015) sono davanti l'Ars a Palermo perché convocato in commissione sulla delicatissima questione trasporti ma non mi fanno entrare perché sono senza cravatta. Siamo ancora nel Medioevo. La dignità della persona va rispettata. La dignità e il rispetto per le istituzioni è indossare una cravatta? E' un regolamento arcaico che offende la libertà di espressione di ognuno di noi. Se venisse Tsipras non lo fanno entrare?". E' quanto dice all'Adnkronos il sindaco di Messina, Renato Accorinti."

"Io ho rispetto per chi indossa la cravatta, ma anche per chi porta il turbante o la Kefia. Ho rispetto - ha evidenziato Accorinti- per chiunque voglia vestirsi per come reputa più opportuno. Ho rispetto per tutte le religioni e tutte le culture. Qua invece, ancora oggi - ha ribadito nervosamente- non entro perché non ho la cravatta. Qui rappresento un popolo di 250mila persone, Messina, la terza città siciliana, per parlare di una problematica come quella dei trasporti con un sistema ferroviario fa i peggiori d'Europa, e non mi fanno entrare? E' una cosa folle e chiedo formalmente di eliminare un regolamento così arcaico".

"Qui c'è gente, in questo palazzo - ha concluso il sindaco di Messina- che in giacca e cravatta ha stuprato la Sicilia...".

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