1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

CASINO’ DI TAORMINA, SI’ ALL’IMMEDIATA RIAPERTURA, MA NESSUN DORMA


Grazie anche alle recenti dichiarazioni del sottosegretario all’economia. Nessuno, pero’, deve dormire a sala d’ercole, ne’ al Palazzo D’orleans, ne’ al Parlamento italiano

15/04/2015 - Finalmente è tornata alla ribalta, proprio in questi giorni, la irrisolta e controversa “questione” della riapertura del Casinò di Taormina, che peraltro rimane uno degli esempi della “discriminazione” anti-siciliana dei Governi italiani, delle forze politiche (anche di quelle di Opposizione) e dei “poteri forti” che sono avvicendati e succeduti, dal dopoguerra in poi, a Roma ed anche in Sicilia. Un vero primato (negativo) in materia. Un primato negativo che fa venire allo scoperto il doppiogiochismo, - se non l’ASCARISMO, - di grandissima parte della “deputazione” siciliana in Parlamento ….. ed anche al Governo.
Carente, in tal senso, è stato ed è persino il comportamento delle forze politiche e dei partiti che, nello stesso arco di tempo, non hanno agito con l’impegno e con i comportamenti adeguati alla gravità del caso.

Ed è “mortificante” (anche se estremamente utile) che a risollevare la questione sia stato un politico veneto del P.D., oggi Sottosegretario di Stato all’Economia, PIER PAOLO BARETTA, che sostanzialmente, parlando dei Casinò esistenti in Italia, ha affermato: << ….. Pensiamo al caso di Taormina: la riapertura della Casa da gioco servirebbe a contrastare l’offerta cha arriva da Malta >>. Ed ancora: << Non dobbiamo lasciare soli i Casinò, né i singoli Comuni, ma cercare di fare una valutazione col il Governo per i Casinò, perché possono essere un baluardo contro l’illegalità >>. (Vedi “LA SICILIA” del 14 aprile 2015, prima pagina).
Crediamo che il parlamentare “Veneto”, che è anche Sottosegretario all’Economia, abbia parlato con chiarezza, con correttezza e con sincerità.

Noi Indipendentisti FNS, che peraltro non ci siamo mai arresi – né ci arrenderemo – alle discriminazioni ed alle prepotenze dei militanti dell’ANTISICILIA (interni ed esterni), riteniamo doveroso evidenziare come la presa di posizione del Componente del Governo italiano sopraccitato metta alla gogna e costituisca una prova dell’inerzia della classe politica siciliana, dei partiti e di quanti (deputati, senatori, sottosegretari, vice-ministri o ministri), pur affermando di rappresentare la Sicilia perché eletti in Sicilia, prendono la “questione” sottogamba o, peggio, ne ritardano la soluzione o se ne ….. “infischiano” perché in tutt’altre faccende affaccendati.

Va detto che la Sicilia, oltre che la riapertura del Casinò di Taormina, può e deve pretendere almeno TRE CASINO’, per dare “stabilizzazione” ai flussi turistici, certamente in aumento, e per ragioni di giustizia e di riparazione di torti e di danni subiti in materia da oltre sessanta anni a questa parte. E’ doveroso puntualizzarlo. L’FNS “Sicilia Indipendente” ritiene di dover precisare, altresì, che quella dei Casinò è soltanto una delle tante iniziative turistiche ed economiche autopropulsive che nessuno ha il diritto di boicottare e per le quali il Popolo Siciliano ha il diritto-dovere di chiederne l’attuazione.

Giuseppe SCIANO’

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