Autonomia differenziata: incontri in Sicilia e a Milazzo, “rischia di spaccare l'Italia”

Autonomia differenziata.  Fico e Di Paola (M5S), sei incontri in Sicilia, domenica e lunedì, per parlare di autonomia differenziata “che rischia di spaccare l'Italia” 20/04/2024 - Sei incontri in appena due giorni per parlare di autonomia differenziata, “la riforma scellerata che rischia di spaccare l'Italia”. È il mini tour che l'ex presidente della Camera Roberto Fico, farà in Sicilia domenica 21 e lunedì 22 aprile prossimi assieme al coordinatore regionale M5S per la Sicilia, Nuccio Di Paola, per illustrare i contraccolpi del ddl Calderoli. "L'autonomia differenziata - dice Fico - sarebbe uno schiaffo insopportabile al Sud, aumenterebbe i divari che già esistono e danneggerebbe la struttura istituzionale del Paese. E' un disegno scellerato che mira a spaccare l'Italia. In questi mesi sto girando l'Italia per parlare dei rischi dell'autonomia voluta da Calderoli ed è importante parlarne anche in Sicilia". “Di questa riforma che rischia avere

5 MAGGIO: INSEGNANTI, STUDENTI E GENITORI CONTRO LA BUONA SCUOLA

Oggi la Rete degli Studenti Medi, insieme ai sindacati, chiama in piazza tutte le categorie del mondo della scuola per dare voce a coloro cui la Buona Scuola di Renzi non sembra essere proprio il progetto che serve al sistema scolastico italiano
Palermo, 05/05/2015 - Se è vero che questo progetto, per la prima volta dopo anni, non si pone nell'ottica dei tagli strutturali alle risorse della pubblica istruzione, è anche vero che pianifica una riformulazione sistema scolastico lontana anni luce dalle necessità degli studenti e dei lavoratori; che non si occupa minimamente di alcune situazioni che incidono in maniera critica su tutto il mondo della scuola. Un DDL che nasce da una finta campagna di ascolto, che ha raccolto solo le voci che facevano comodo al governo e ignorato totalmente quelle degli studenti e degli insegnanti che più volte avevano ribadito la loro ferma contrarietà alle proposte dell'allora progetto presentato da Renzi. Progetto che già, in maniera evidente presentava la chiara e limpida visione liberista della scuola secondo il Renzi-pensiero. Una scuola che senza risolvere il problema del precariato, senza parlare di edilizia e di diritto allo studio, di servizi e di didattica si apriva per direttissima al mondo delle aziende, smontando il sistema di governance. Visione che prende ancora più forma con le ultime, inquietanti, proposte: potere di assunzione e trasferimento ai dirigenti e smantellamento totale del sistema democratico negli Istituti.

Alla luce di tutto ciò, di un governo che non intende ascoltare le rappresentanze degli studenti, i sindacati dei lavoratori, che si arrocca sulle proprie posizioni pretendendo di fornire una visione di progresso già contestata da un anno di piazze (con un bilancio di milioni tra lavoratori e studenti ad esse scesi in strada contro il governo Renzi e le sue riforme), oggi si è chiamati allo sciopero generale della scuola. Sciopero in cui la Rete degli Studenti Medi porterà le proprie rivendicazioni, ma anche le proprie proposte organiche e strutturali per un scuola "buonaxdavvero". Proprio sotto questo slogan, infatti, porteremo i nostri punti e le nostre idee, che mesi fa inserimmo all'interno di un'appello firmato da quasi un centinaio di rappresentanti degli studenti tra Consigli di Istituto e Consulte Provinciali.

In piazza inoltre presenteremo la nostra iniziativa "#facciamorete"
con una foto-petizione di insegnanti e alunni, per dimostrare che in questo sciopero, ancora una volta, lavoratori e studenti, adulti e giovani, sono uniti contro lo smantellamento del sistema dell'Istruzione. In Sicilia, come Rete degli Studenti Medi, saremo occupati in varie
piazze: a Catania e Palermo, con i due cortei principali; a Siracusa con una sit-in davanti al Liceo Einaudi; a Vittoria, Trapani e Caltanissetta con altre due Piazze.

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