1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

CARA DI MINEO, SOTTOSANTI (FDI-AN): “IL PD GIOCA E IL MINISTRO E' LATITANTE, COS’ALTRO DEVE SUCCEDERE?”

Mineo (CT), 4 giugno 2015 - «Questa mattina ci siamo svegliati con un nuovo capitolo dello scandalo del business dell’accoglienza, forse impropriamente denominato Mafia Capitale. Sono in corso, infatti, perquisizioni anche a Catania, che vedono nel mirino la gestione del Cara di Mineo, che noi denunciamo da mesi: tra gare d’appalto dichiarate illegittime dall’Autorità Nazionale Anticorruzione, un sovraffollamento disumano, parentopoli da una parte ma anche lavoratori onesti non pagati dall’altra, fondi riutilizzati per finanziare festicciole di paese. Per non parlare della cellula di trafficanti di esseri umani sgominata lo scorso aprile dalle forze dell’ordine o del presunto giro di prostituzione denunciato da diverse immigrate. E di Odevaine, che ebbe un ruolo determinante nell’assegnazione dell’appalto, che rimane in carcere accusato di essere colui che pilotava le gare in favore di società amiche. Ma cos’altro bisogna scoprire prima di intervenire seriamente? In un Paese normale il Cara di Mineo sarebbe già chiuso e si attuerebbero politiche più serie sull’immigrazione. Invece si continua a stipare persone nel centro ad ogni sbarco sulle nostre coste, il Pd gioca ancora a dissociarsi a parole, ma rimane saldamente con le mani in pasta nella gestione, mentre il Ministro dell’Interno tace e latita. E si permettono pure di fare i “buonisti”. Non ci resta che attendere fiduciosi che la Giustizia faccia il suo corso».

Lo dichiara Giordano Sottosanti, componente siciliano dell’Assemblea Nazionale di Fratelli d’Italia-An.

Commenti