1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

CARABINIERI MESSINA: I DATI STATISTICI E LA COMPLESSA ATTIVITÀ INVESTIGATIVA: AZZERATE LE COSCHE “DEI BARCELLONESI” E “DEI MAZZARROTI”

CARABINIERI: CELEBRATO A MESSINA IL 201° ANNUALE DELLA FONDAZIONE DELL’ARMAMessina, 05/06/2015 - A Messina, presso la sede dei Comandi Interregionale “Culqualber” e Provinciale, si è celebrato il 201° Annuale della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Dopo la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e dell’Ordine del Giorno del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, ha preso la parola il Comandante Provinciale Carabinieri di Messina, Col. Stefano Spagnol per illustrare i Dati Statistici dell’Arma dei Carabinieri.

Dati Statistici Arma dei Carabinieri

Periodo
01.06.2013 - 31.05.2014 Periodo
01.06.2014 - 31.05.2015 Differenza

Delitti denunciati all’Arma dei Carabinieri -Totale
17.663
16.915
- 4,23%
Persone arrestate 706 997 + 41,21%
Persone denunciate 5.024 5.429 + 8,06%
Persone identificate 46.003 53.174 + 15,58%
Mezzi controllati 27.391 33.091 + 20,80%

Operazioni salienti effettuate dai Carabinieri nel periodo 2014-2015

6.06.2014 Operazione “AFFARI DI FAMIGLIA”
Tortorici (ME); i Carabinieri disarticolano organizzazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti eseguendo 22 misure cautelari .
I Carabinieri della Compagnia di Sant’Agata Militello in collaborazione con i rispettivi comandi Stazione di Tortorici, Rocca di Capri Leone, Galati Mamertino, Milazzo, Centuripe (EN) e Catania, hanno dato esecuzione ad un provvedimento cautelare emesso nei confronti di 22 persone, coinvolti a vario titolo in una ramificata organizzazione criminale, con base in Tortorici, votata stabilmente al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, cannabis indica e hashish.
Il provvedimento in questione è stato emesso dal GIP del Tribunale di Patti, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a seguito dell’articolata attività d'indagine, condotta dai Carabinieri della Compagnia di Sant’Agata Militello che ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei 22 soggetti che, a vario titolo e con funzioni differenti, erano dediti all’acquisto, alla detenzione ed allo spaccio di varie tipologie di droga.

23.06.2014 Operazione “BIANCANEVE”
Messina: i Carabinieri arrestano 20 persone appartenenti ad un’associazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti nella zona sud della città di Messina .
I Carabinieri della Compagnia di Messina Sud, coadiuvati dalle Compagnie di Messina Centro, Milazzo, Roma Montesacro e Milano Porta Monforte, hanno dato esecuzione a 20 misure cautelari personali (di cui 18 in carcere e 2 agli arresti domiciliari) nei confronti di soggetti a vario titolo indagati per associazione finalizzata al traffico illecito di cocaina e marijuana, spaccio di sostanze stupefacenti in concorso, usura ed estorsione.
In particolare, l’attività criminale era rivolta ad un pubblico di consumatori giovanissimi e si sviluppava prevalentemente nei villaggi della zona sud della città di Messina.
Le indagini, svolte dai militari della Stazione Carabinieri di Giampilieri e coordinate dalla Procura della Repubblica di Messina, hanno consentito di verificare l’esistenza di una struttura dedita allo spaccio di stupefacenti, delineando gli aspetti caratterizzanti dell’organizzazione illecita ed i rispettivi ruoli di tutti i partecipanti, come emerge chiaramente dall’ordinanza di applicazione delle misure cautelari, a firma del GIP del Tribunale di Messina

Tutto ha avuto inizio nel gennaio del 2011, a seguito della denuncia presentata ai Carabinieri da parte dei genitori di uno dei ragazzi coinvolti nelle attività di spaccio, preoccupati per il fatto che il figlio stesse diventando sempre più ribelle, quasi violento nel chiedere continuamente soldi, fino ad arrivare a far sparire da casa alcuni oggetti preziosi. Visto un tale comportamento, l’ombra del brutto mondo degli stupefacenti appariva evidente già alla famiglia del giovane, ma la prima cosa saltata subito agli occhi degli investigatori è stata, in particolare, una “cattiva frequentazione”. E’ nata da qui, la rete di intercettazioni telefoniche che, in pochi mesi, si è via via ampliata ed ha portato a monitorare circa 40 utenze, in uso ad altrettanti soggetti coinvolti nelle attività di spaccio, chi con un ruolo cardine, chi in modo meramente esecutivo e chi come semplice favoreggiatore.
E’ stato stimato che i proventi dell’associazione disarticolata con questa operazione, ammontassero ad una cifra media di 500 euro al giorno, per un volume di circa 100.000 euro nell’arco temporale preso in esame.

10.07.2014 Operazione “24 CARATI”
Messina, 5 persone appartenenti ad una associazione dedita ai furti in abitazione arrestati dai Carabinieri nell’ambito di un operazione finalizzata al contrasto dei reati patrimoniali.
I Carabinieri della Compagnia Messina Sud al termine di una articolata attività di indagine hanno dato esecuzione a 5 misure cautelari (nr.4 in carcere ed nr.1 ai domiciliari) nei confronti di altrettanti soggetti, poiché resisi responsabili di numerosi furti in abitazione perpetrati a Messina tra il 2010 ed il 2013 .
In particolare i soggetti arrestati, nel corso dell’indagine condotta dai Carabinieri, sono risultati essere un’associazione dedita alla commissione di furti, strutturata in maniera stabile e duratura. Ogni “intervento furtivo” fruttava dai 500 ai 30.000 euro, per un ammontare complessivo di circa 300.000 euro.

2.10.2014 Operazione “IL PADRINO”
Milazzo e fascia tirrenica: arrestati dai Carabinieri 6 persone per associazione mafiosa, estorsione, rapina, furto in abitazione, incendio boschivo, detenzione illegale di armi ed altri delitti aggravati dalle modalità mafiose.
I Carabinieri della Compagnia di Milazzo, hanno dato esecuzione ad un’ ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Messina, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia, nei confronti di 6 persone(5 in carcere ed 1 ai domiciliari), indagate per associazione mafiosa, estorsione, rapina, furto in abitazione, incendio boschivo, detenzione illegale di armi ed altri delitti aggravati dalle modalità mafiose.
I provvedimenti scaturiscono da un’attività investigativa nata a seguito di un atto intimidatorio subito da un esercizio commerciale di “barbiere”, ai danni del quale furono esplosi alcuni colpi di pistola che danneggiarono una saracinesca nel novembre del 2011. Le indagini, iniziate nel novembre 2011 e concluse nell’ottobre 2013, condotte in sinergia dai Carabinieri delle Stazioni di Rometta, San Pier Niceto, Roccavaldina, Monforte San Giorgio, Salina e del Nucleo Operativo di Milazzo hanno permesso di disarticolare un nuovo clan emergente che tentava di prendere il controllo della fascia tirrenica a ridosso di Messina e in particolare dei territori di Rometta, Spadafora, Villafranca e Saponara. Nel tentativo di “appropriarsi” del controllo del territorio i sodali pianificavano ed eseguivano diversi atti intimidatori, esplodendo colpi d’arma da fuoco alle saracinesche di esercizi commerciali, bruciando diverse autovetture o zone boschive, minacciando di morte, in alcuni casi, personalmente la vittima. Il gruppo criminale non disdegnava di perpetrare talvolta anche furti in abitazione e rapine. Una rapina ai danni di una anziana donna in particolare è stata connotata da particolare violenza. In questo caso la vittima è stata imbavagliata, legata e percossa prima di essere derubata. L’organizzazione criminale, che i sodali spesso chiamano “Famiglia”, benché ancora emergente, presentava già le caratteristiche tipiche di una struttura gerarchica tipicamente mafiosa.

11.12.2014 Operazione “TRIS”
Messina: Carabinieri e personale della Polizia Municipale di Messina hanno tratto in arresto 20 persone appartenenti ad un’ associazione a delinquere finalizzata alla reiterata simulazione di falsi sinistri.
I Carabinieri della Compagnia Messina Sud unitamente a personale della Sezione Infortunistica della Polizia Municipale di Messina hanno dando esecuzione a 20 misure cautelari a carico di altrettante persone indagate, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla reiterata simulazione di falsi sinistri.
Le indagini svolte dai militari dell’Arma in stretta sinergia con personale della Polizia Municipale e coordinate dalla Procura della Repubblica di Messina, hanno accertato l'esistenza di un sodalizio criminale dedito alla realizzazione di falsi sinistri stradali, con il coinvolgimento di altri soggetti, anch'essi indagati, che prestavano la loro opera come testimoni per sinistri mai avvenuti o come soggetti direttamente coinvolti.
L’attività di riscontro ha posto l’attenzione su un centinaio di sinistri stradali verificatosi nell’arco di tre anni nel territorio comunale ed, in alcuni casi, anche al di fuori. Si è accertato che i soggetti coinvolti, al fine di ottenere indebiti risarcimenti, non solo hanno posto in essere sinistri simulati ma hanno anche falsificato documentazione sanitaria e documenti d’identità, ricorrendo in un caso anche ad uno scambio di persona in occasione di una visita medico legale richiesta da una compagnia assicurativa.

17/07/2014 Operazione INTRECCIO
Messina, disarticolata dai Carabinieri associazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti.
Nei comuni di Messina, Venetico (me) e Palagonia (CT), i Carabinieri del reparto operativo-nucleo investigativo del Comando Provinciale di Messina, coadiuvati da quelli delle compagnie cc di Messina centro, Milazzo , Messina sud, Taormina , Barcellona pozzo di gotto e Palagonia (CT), hanno dato esecuzione a 11 misure cautelari personali (di cui 5 in carcere , 5 agli arresti domiciliari ed 1 obbligo di dimora) nei confronti di soggetti a vario titolo indagati per associazione finalizzata al traffico illecito di cocaina, hashish e marijuana e per spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.
L’attività era promossa e gestita dal messinese Francesco TURIANO, classe 1984, detto “Nino testa”, ed era rivolta ad un pubblico di consumatori giovanissimi delle province di Messina e Catania, con droga proveniente dalla Lombardia.
Le indagini, condotte tra il gennaio del 2011 ed il settembre del 2012 dai militari del Nucleo Investigativo sotto il coordinamento dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Messina, hanno consentito di accertare con dovizia di particolari l’esistenza di una struttura, ben radicata, dedita allo spaccio di stupefacenti.

24.02.2015/12.05.2015 Operazione “COPIL”
Messina: operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Messina che prima effettuano il fermo di 8 persone accusate della compravendita di un minorenne rumeno, e dopo successive indagini danno corso ad ulteriori 10 misure cautelari nei confronti di altrettante persone.
Nella giornata del 25 febbraio 2015 i Carabinieri del Comando Provinciale di Messina hanno notificato sei provvedimenti di fermo d’indiziato di delitto emessi dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia ad altrettanti cittadini italiani ed eseguito analoghi provvedimenti d’iniziativa nei confronti di due cittadini rumeni, ai quali viene contestato il reato di riduzione in schiavitù. La complessa e delicata indagine si è dipanata tra la Sicilia, la Toscana, ove uno dei fermati poteva vantare solidi appoggi, e la Romania, ed ha permesso ai militari del Nucleo Investigativo di sventare il tentativo di alcuni pregiudicati della provincia di Messina di vendere, dopo averlo a loro volta acquistato in Romania, un bambino di 8 anni ad una coppia della zona, animata dal desiderio di avere un figlio e che non ha esitato a pagare in contanti la somma di 30.000 Euro per entrare in possesso del minore, invece di seguire la regolare procedura della richiesta di adozione.

Nell’arco di breve tempo, i Carabinieri del Comando Provinciale di Messina, hanno potuto far luce sull’intera vicenda della compravendita di un minore che, aveva già portato al fermo di 8 persone ed all’affidamento ad una struttura protetta di un minore di nazionalità rumena, dando esecuzione il 12.05.2015 ad una ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale, con la quale sono stati disposti gli arresti domiciliari nei confronti di tre persone e l’obbligo di dimora nel comune di residenza per altri 7 soggetti, ritenuti responsabili, a vario titolo, in concorso dei reati di riduzione in schiavitù, di false attestazioni a Pubblico Ufficiale sulla identità personale, di falsità materiale commessa da P.U. in atti pubblici, di supposizione di stato di un fanciullo, di millantato credito e di violenza privata con l’aggravante del metodo mafioso.
Le indagini, dirette dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia e condotte dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Messina, hanno svelato come due coniugi, al fine di appagare il loro desiderio di genitorialità, dopo la nascita di una figlia affetta da gravi disabilità ed una serie di aborti, sin dal 2008 si siano rivolti a più soggetti senza scrupoli, che, in cambio di cospicui esborsi di denaro contante, avrebbero dovuto reperire e consegnare loro un bambino maschio, al quale sarebbero state attribuite le generalità di un fantomatico figlio maschio in realtà inesistente, del quale nel gennaio del 2008 era stata fatta figurare la nascita mediante false certificazioni e false dichiarazioni all’ufficiale dello Stato Civile del comune di Castell’Umberto.


19.03.2015 Operazione “GIOIA”
Messina: i Carabinieri del Comando Provinciale di Messina dando esecuzione a 23 provvedimenti cautelari hanno disarticolato un’associazione dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Messina, in collaborazione con personale delle Compagnie competenti per territorio, di Messina, Barcellona P.G., Siracusa, Caltagirone e Termini Imerese, hanno dato esecuzione a 23 provvedimenti cautelari, emessi per violazioni della normativa sugli stupefacenti e per reati contro il patrimonio, dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Messina su richiesta della locale DDA, nei confronti di altrettanti soggetti, alcuni dei quali responsabili anche di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
L’odierno procedimento penale costituisce un autonomo sviluppo, consolidato anche dalle indagini svolte dalla Stazione Carabinieri di Rometta (ME), di acquisizioni investigative maturate nel 2008 in pregressa indagine del medesimo Nucleo, finalizzata alla cattura degli allora latitanti fratelli MIGNACCA (poi catturati nel novembre 2013 dallo stesso Nucleo Investigativo). In estrema sintesi, da alcune conversazioni telefoniche di presunti favoreggiatori, era emerso un fiorente traffico di sostanze stupefacenti nella provincia di Messina.

16.04.2015 Operazione “GOTHA 5”
Barcellona Pozzo di Gotto: i Carabinieri del R.O.S. e della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto unitamente ai poliziotti del Commissariato di P.S. di Barcellona Pozzo di Gotto e della Squadra Mobile di Messina hanno tratto in arresto 22 persone e denunciato in stato di libertà altri 5 indagati per associazione mafiosa, estorsioni, rapine, porto abusivo di armi ed altri reati contro la persona ed il patrimonio.
I provvedimenti scaturiscono da una complessa attività investigativa, avviata nel 2013, che ha avuto inizio anche dalle dichiarazioni rese da nuovi collaboratori di giustizia sul conto del sodalizio mafioso riconducibile a Cosa Nostra Siciliana denominato “dei barcellonesi”, operante sul versante tirrenico della Provincia di Messina e della sua storica diramazione territoriale cd. “dei mazzarroti”.
Ne è scaturito un panorama puntuale della nuova composizione del sodalizio mafioso, operativo nell’hinterland barcellonese, comprensivo dei consociati subentrati nei vari ruoli – secondo il collaudato meccanismo mafioso del “rimpiazzo” - ai referenti mafiosi arrestati nelle operazioni antimafia che si sono succedute negli ultimi anni, nonché uno spaccato dell’attività pervasiva di controllo del territorio.
In tale contesto sono stati individuati i responsabili di diverse estorsioni, nonché gli esecutori materiali di alcuni fatti di sangue del recente passato. Le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto hanno delineato la nuova mappatura criminale del sodalizio mafioso barcellonese, caratterizzata dalla presenza di giovani consociati che sono riusciti ad acquisire, nonostante l’età, un ruolo di assoluto valore criminale.
L’operazione antimafia, che si pone in linea di continuità con le precedenti, è stata denominata “GOTHA V”, proprio perché ha individuato e colpito i nuovi assetti del sodalizio criminale, già duramente provato dagli esiti dell’operazione “GOTHA IV”.

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