Stretto di Messina: filmato squalo bianco di tre metri vicino alla spiaggia

Reggio Calabria, filmato squalo bianco femmina di oltre tre metri a pochi metri dalla spiaggia. Due pescatori diportisti hanno ripreso l'esemplare dalla loro barca 29/04/2024 - Lo Stretto di Messina è un habitat ideale per la riproduzione degli squali. E con l’avvicinarsi della stagione estiva è tempo di bagni. E per i più fortunati l'occasione di tuffarsi in mare è quanto mai vicina. Ma la recondita paura di vedersi galleggiare intorno una pinna a filo dell'acqua a volte riaffiora, è proprio il caso di dirlo, un pochino nella testa di tutti noi. Stavolta è accaduto davvero vicino la riva di Reggio Calabria, più precisamente nelle acque di fronte la località Pentimele, nella periferia Nord di Reggio, il 24 aprile 2024.   «Questo è uno squalo bianco», dicono meravigliati i pescatori mentre osservano ciò che accade dinanzi la loro barca”. Nelle immagini registrate si vede il pescecane girare nelle vicinanze della barca, forse a causa delle esche gettate in acqua, per poi ripr

SAN MAURO CASTELVERDE: ALLE GOLE DI TIBERIO, SITI GEOPARKS NETWORK RICONOSCIUTO DALL’UNESCO

23/08/2015 - Nell’ambito della manifestazione “Un’Estate con SiciliAntica” si terrà Lunedì 24 Agosto 2015 alle ore 9,30 a San Mauro Castelverde una visita alle Gole di Tiberio. Dopo il pranzo in Agriturismo, nel pomeriggio è prevista a Gangi la visita a Palazzo Sgadari, tra i più antichi palazzi del paese. Dal 1995 il palazzo ospita il Museo Civico, nel quale sono conservati dei reperti archeologici di varie epoche, ritrovati soprattutto nel vicino monte Albuchia e a Gangi Vecchio, inoltre il museo custodisce una collezione di armi e, nella pinacoteca, le opere donate dal pittore siciliano Gianbecchina. E’ obbligatoria la prenotazione.

Le Gole di Tiberio è uno dei siti Geoparks Network riconosciuto dall’Unesco per le sue valenze geologiche. Uniche in tutto il comprensorio madonita, profondamente incise nel tempo dalle impetuose acque del fiume, esse costituiscono un ambiente di straordinario impatto paesaggistico e di notevole interesse naturalistico. Le Gole nacquero nel triassico superiore, circa 200 milioni di anni fa. La Gola ha una lunghezza di circa 350 metri, al suo interno le acque del fiume sono, in estate, completamente stagnanti, le falesie sono lisce e levigate. L’acqua del fiume, muovendosi lentamente e invisibilmente, realizza sulla superficie del canale uno specchio immobile le cui tonalità variano dal verde smeraldo al nero, risultando opaco nel primo caso e riflettente nel secondo. Le gole di Tiberio sono una sorta di terra di confine. Esse infatti non sono inserite all’interno del massiccio roccioso delle Madonie, né fanno parte delle pendici del Nebrodi, ma segnano la transizione da un territorio all’altro, esse perciò hanno caratteristiche di entrambi le due tipologie di montagna.
_________________________
Nell’ambito della manifestazione “Un’Estate con SiciliAntica” si terrà Domenica 23 Agosto 2015 alle ore 9,30 a Scillato l’iniziativa “La via dell’acqua. Visita guidata alle sorgenti”. E’ obbligatoria la prenotazione. L’appuntamento è a Piazza Aldo Moro a Scillato. Alle ore 10,00 è prevista la visita guidata alle sorgenti a cui farà seguito quella al Museo dell’Acqua. Alle ore 13,00 una degustazione a base di prodotti tipici. Nel pomeriggio è prevista la passeggiata tra gli antichi mulini ad acqua. La visita sarà guidata dalla geologa Francesca Quagliana. L’iniziativa si tiene in collaborazione con il Comune di Scillato.

I Monti Fanusi, Castellaro, Cozzo di Castellazzo, Balata di Caltavuturo, Cozzo Vituro, Monte dei Cervi, Cozzo Morto e Piano della Madonna, costituiscono il bacino imbrifero delle sorgenti di Scillato. La superficie interessata è di 30 Km. quadrati circa ed in queste zone non si presentano corsi d’acqua superficiali. Le acque vengono, infatti, raccolte da depressioni a imbuto, chiamate doline e convogliate in cavità sotterranea, dove scorrono come veri e propri fiumi. Tutto ciò avviene per la presenza delle rocce calcaree,costituite soprattutto da Carbonato di Calcio, formatesi a partire dal periodo Triassico. La cattura delle acque piovane e lo scioglimento delle nevi da parte del sistema sotterraneo di drenaggio affiora a quota 376,68 metri s.l.m., a monte del centro urbano di Scillato, in contrada Sorgive, dando luogo alle sorgenti Agnello, Bosco e Golfone.

Si ritiene, comunque, che il bacino imbrifero del gruppo dei monti citati, non è il solo tributario delle sorgenti di Scillato, ma anche di altre sorgenti in zone di Collesano e Polizzi Generosa. Le acque sono state convogliate mediante cunicoli e gallerie attraverso il perforamento della montagna, ad un livello più basso di quello di affioramento perchè si potesse aumentarne la capacità, ed allacciate ad un edificio di presa o botte di riunione dove ha inizio la condotta idrica per Palermo che costituisce l’acquedotto. La media della portata delle acque degli ultimi anni è di 460 litri/secondo. Le acque sono molte fresche, la temperatura è intorno a 12 gradi centigradi.

Commenti