Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

ASSOLUZIONE MANNINO, SGARBI: «VANNO PROCESSATI I PM PER ATTENTATO A CORPO POLITICO DELLO STATO»

ROMA, 04/11/2015 - Vittorio Sgarbi commenta l'assoluzione del senatore Calogero Mannino:
«Non si può più consentire che i giudici abusino, e con insistenza per anni, su teoremi utili solo alla loro immagine. La sentenza del processo Mannino denuncia in modo irrevocabile i frutti di questo sistematico abuso di potere, che ha il suo simbolo, tutto mediatico, nel Pm Nino Di Matteo, che da anni diffonde un allarme sociale mai corrispondente a una realtà dei fatti, raffigurandosi come un eroe davanti a una mafia feroce e irriducibile.

Si tratta di finzioni che, dopo le due assoluzioni del generale dei Carabinieri Mori, ancora inutilmente processato, la sentenza Mannino dimostra.
I magistrati di questo processo sono la vera e propria minaccia al Corpo politico dello Stato, e vanno perseguiti.
Di loro si può dire quello che il CSM ha, indiziariamente, affermato di un altro magistrato, Silvana Saguto, con l'aggravante di avere sostituito la ricerca della veriità dei reati a ipotesi suggestive e autocelebrative: "condotte così gravi da provocare una perdita di prestigio irrimediabile in un ufficio storicamente impegnato nella lotta alla criminalità organizzata e considerato nel paese un simbolo della legalità".

Facile lottare e facile essere simbolo se ci si inventa nemici pericolosi, diffamandoli come collusi, un grande generale come Morì e un ministro che ha combattuto la mafia ai tempi difficili come Mannino. Milioni di euro buttati in un processo senza senso. Il solo che avrebbe avuto senso è un processo per diffamazione contro Di Matteo e i suoi colleghi.
L'annunciata opposizione alla sentenza, da parte del Pm Di Matteo, senza che ancora siano state depositate le motivazioni (prova assai eloquente del suo accanimento), é, infine, un atto di orgoglio personale contro gli interessi dello Stato».

Foto: "Calogero Antonio Mannino" di Massimiliano Scarabeo from Venafro, Italia - _MG_8794. Con licenza CC BY 2.0 tramite Wikimedia Commons - https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Calogero_Antonio_Mannino.jpg#/media/File:Calogero_Antonio_Mannino.jpg

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