Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

CORRUZIONE, GIORNATA MONDIALE: “È UN 'MALE INCURABILE' CHE SI PUO' ESTIRPARE”

Il Presidente Mattarella“Se la lotta contro i tumori ha fatto passi da gigante – sottolinea il presidente di ISPE Sanità, Francesco Macchia - la stessa cosa può accadere con la lotta alla corruzione". “Portiamo la lotta alla corruzione in sanità nelle piazze, ma soprattutto nei cuori e nella testa delle italiane e degli italiani- aggiunge Macchia

Roma 9/12/2015 - Per ferocia, pervasività e proporzioni, la corruzione è stata definita oggi dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella un cancro. Una metafora utilizzata anche da Papa Francesco che all'argomento, da Cardinale, ha dedicato un libro. Quando però la corruzione si innesta nel tessuto e negli organi vitali del nostro Servizio Sanitario Nazionale, si può parlare a ragione di un cancro al quadrato. Sono proprio i malati cronici e quelli con patologie più serie – secondo l'Istituto per la promozione dell'etica in sanità, ISPE Sanità – le prime vittime di questo cancro che ogni anno divora oltre 5 miliardi di euro di risorse destinate alle cure e alla prevenzione.

“Se la lotta contro i tumori ha fatto passi da gigante, derubricando quella che vent'anni fa veniva chiamata 'male incurabile' in patologia che si può sconfiggere e superare – sottolinea il presidente di ISPE Sanità, Francesco Macchia - la stessa cosa può accadere con la lotta alla corruzione."

“Portiamo la lotta alla corruzione in sanità nelle piazze, nelle strutture sanitarie, ma soprattutto nei cuori e nella testa delle italiane e degli italiani per difendere l'universalismo del nostro Servizio Sanitario Nazionale” aggiunge Macchia.

Il 2016 sarà per ISPE Sanità un anno di svolta nella lotta alla corruzione nelle corsie e negli studi medici, a condizione che istituzioni e società civile facciano fronte comune e pongano degli obiettivi strategici precisi in termini di trasparenza e di adozione di strumenti volti a individuare – per esempio negli acquisti e nelle forniture – situazioni di potenziale corruzione.

«Sconfiggere la corruzione, spezzare le catene della complicità, liberare la vita sociale da questo cancro è possibile. Corruzione, complicità e illegalità non sono fenomeni connaturati alle nostre società. È vero piuttosto che occorre essere attivi in questo campo, che dobbiamo porci obiettivi elevati sul piano della moralità pubblica e del senso civico. La Giornata mondiale contro la corruzione, indetta dalle Nazioni Unite per promuovere azioni di sensibilizzazione in tutti i Paesi su un tema così cruciale, evidenzia come si tratti di un male che va combattuto tutti insieme». Lo ha dichiarato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della "Giornata mondiale contro la corruzione".

«All'azione degli organismi internazionali, degli Stati, delle istituzioni pubbliche e dei corpi sociali, deve accompagnarsi - ha proseguito Mattarella - la pratica di una cittadinanza attiva. C'è una dimensione personale dell'impegno per la legalità che va testimoniata, insegnata, sollecitata con la coerenza dei comportamenti. Occorre rafforzare l'azione educativa, a partire dalle famiglie, dalle scuole, dai corpi intermedi. Così cresce e si rafforza la democrazia.

La corruzione è infatti un furto di democrazia. Crea sfiducia, inquina le istituzioni, altera ogni principio di equità, penalizza il sistema economico, allontana gli investitori e impedisce la valorizzazione dei talenti.
L'opacità e il malfunzionamento degli apparati pubblici e di giustizia colpisce ancor di più i poveri e le persone deboli, crea discriminazioni, esclusioni, scarti, distrugge le opportunità di lavoro.
Sulle pratiche corruttive prosperano le organizzazioni criminali e la mafia, che soffocano le speranze dei giovani.
Si può e si deve reagire a questa inaccettabile forma di oppressione.
Sconfiggere le mafie è alla nostra portata.

Numerosi gli anticorpi presenti nella società civile: hanno il volto di cittadini consapevoli delle loro responsabilità, di donne e uomini coscienti dei propri diritti ma anche dei propri doveri, di funzionari pubblici che assolvono ai loro compiti, di volontari che costruiscono reti di solidarietà e di inclusione sociale.
Le istituzioni, la Magistratura, le forze di polizia dimostrano ogni giorno che i loro anticorpi sono attivi e rendono un servizio prezioso alla comunità. Quando i meccanismi di controllo, di accertamento e di sanzione funzionano, non vuol dire che ha prevalso lo scandalo, ma vuol dire il contrario: che il cancro del malaffare è stato individuato e colpito.
La lotta alla corruzione, in particolare nella sua dimensione internazionale, costituisce, infine, un importante contributo alla causa della pace e della cooperazione tra i popoli».

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