Il mare “carta del mazzo” che l’Italia non ha mai giocato per essere competitiva in Europa e nel mondo

MARE, RISORSA PER COLMARE DIVARIO NORD-SUD.  INFRASTRUTTURE, PORTI E ZES LA CHIAVE PER LA CRESCITA DEL MEZZOGIORNO.  Al Palazzo Biscari di Catania il X Convegno di Ance Giovani.   Tra gli interventi il ministro della Protezione Civile e delle Politiche del Mare Nello Musumeci e il sottosegretario per le Infrastrutture e i Trasporti Tullio Ferrante   CATANIA, 20/04/2024 - Il mare è la “carta del mazzo” che l’Italia non ha mai giocato per tornare a essere competitiva in Europa e nel mondo. Con assetti geopolitici nel mar Mediterraneo in continuo cambiamento a seguito della crisi del canale di Suez, il Mezzogiorno può tornare a essere protagonista. Questo a patto di una programmazione seria e concreta, che manca da oltre un secolo, e che possa lasciarsi alle spalle la “questione meridionale”, concentrandosi su una più larga scala. Una sfida lanciata al Palazzo Biscari di Catania dal ministro delle Politiche del Mare  Nello Musumeci , in occasione del  X Convegno Giovani Ance del Mezzogior

BARCELLONA P.G., EX OPG TRASFORMATO IN CARCERE MA CON POCHI AGENTI DI POLIZIA PENITENZIARIA

La trasformazione in carcere dell’ex OPG è in corso da tempo, non è stata un’operazione facile e nemmeno particolarmente veloce in quanto l’approvazione dell’ODG a prima firma Villarosa risale al “lontano” luglio 2014.

Roma 20 aprile 2017 - Il deputato Barcellonese, dopo aver ottenuto il risultato richiesto, ha costantemente monitorato l’evoluzione che ha portato alla trasformazione definitiva in carcere anche perché l’argomento è stato sempre al centro dell’attenzione del deputato Villarosa sin dall’inizio del mandato e, nel corso degli anni, sono state molte le visite in diverse strutture carcerarie Siciliane.
Da novembre 2016 la struttura carceraria Barcellonese è diventata Casa Circondariale, quindi una vera struttura complessa, suddivisa in tre sezioni separate, una delle quali “trattamentale” per minorati psichici sopravvenuti ed ex internati non ancora definitivamente trasferiti altrove.

L’oggetto della recente interrogazione riguarda appunto questo ampliamento del carcere Barcellonese, di per sé cosa positiva, purtroppo non ancora affiancato dall’ampliamento del personale necessario per un perfetto funzionamento della struttura. Per vari motivi, anche facilmente immaginabili, gli agenti di polizia penitenziaria che svolgono il ruolo descritto dal nome che portano sono, attualmente, circa 60, da suddividersi nei tre turni previsti e al netto di malattie/assenze.
Le caratteristiche del carcere sono parecchio diverse da quelle dell’ex OPG, il numero di visite esterne è ovviamente aumentato a dismisura e riuscire a garantire un perfetto funzionamento non è sempre un’impresa facilissima nonostante i lodevoli sforzi di tutto lo staff del carcere.

Con questa interrogazione il deputato Barcellonese chiede l’adeguamento della pianta organica considerando che adesso la nostra città ha una struttura carceraria complessa e, nell’immediato, chiede anche, in attesa di provvedimenti definitivi, la dislocazione di almeno 20 agenti di polizia penitenziaria ad integrazione dell’attuale pianta organica sottodimensionata.

Commenti