Antimafia, il bilancio di un anno: mai come oggi diffuso il possesso di armi, pure tra insospettabili e minorenni

Antimafia: presentato in aula il bilancio dell'attività della commissione a un anno dal suo insediamento. Dal presidente Cracolici la proposta di un Osservatorio per monitorare gli appalti e il pericolo di infiltrazioni nei subappalti. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali Palermo, 26 Mar - “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in au

FAKE NEWS , #BASTABUFALE. DAL PROSSIMO ANNO EDUCAZIONE CIVICA DIGITALE NELLE SCUOLE

#BastaBufale. Boldrini e Fedeli: dal prossimo anno progetto di educazione civica digitale nelle scuole. Oltre al Miur e alla Camera dei deputati saranno parte attiva anche RAI, Confindustria, Fieg, Facebook e Google
Roma, 2 maggio 2017 - “Il fenomeno delle fake news ha radici strutturali e non va sottovalutato perché danneggia la collettività e la qualità del dibattito pubblico e della democrazia. L’educazione delle nuove generazioni è la prima soluzione di lungo termine al problema. Per questo motivo Camera dei deputati e Miur realizzeranno insieme, a partire dal prossimo anno scolastico, un progetto di informazione, comunicazione e sensibilizzazione civica rivolto a tutte le scuole”.

Lo hanno annunciato oggi la Presidente della Camera Laura Boldrini e la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli, nel corso dell’evento “#BastaBufale. Impegni concreti” che si è tenuto nella Sala della Regina di Montecitorio. Hanno preso parte all’iniziativa Vincenzo Boccia, Presidente di Confindustria, Maurizio Costa, Presidente della FIEG (la Federazione degli Editori di Giornali), Monica Maggioni, Presidente della Rai, Richard Allan, Vicepresidente Public Policy Facebook EMEA, il debunker Paolo Attivissimo e il fumettista Makkox.

“L’obiettivo - ha aggiunto Fedeli - è quello di promuovere il protagonismo delle studentesse e degli studenti per la realizzazione di un decalogo che li aiuti a riconoscere le notizie false e che fornisca loro indicazioni su come informarsi in modo corretto e completo”.Il progetto di educazione civica digitale vedrà coinvolti come parte attiva anche la Rai, la Fieg, Confindustria, Facebook e Google.
“Dare il via nel nostro Paese a un progetto di educazione civica digitale vuol dire restituire la fiducia che migliaia di italiani ci hanno dato firmando l’appello #bastabufale”, ha concluso Boldrini.

Testimonial

Claudio Amendola
Lucio Caracciolo
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Appello per il diritto a una corretta informazione Essere informati correttamente è un diritto. Essere disinformati è un pericolo.

Ho deciso di lanciare questo appello perché ritengo che il web sia un importante strumento di conoscenza e democrazia. Ma spesso anche luogo di operazioni spregiudicate, facilitate dalla tendenza delle persone a prediligere informazioni che confermino le proprie idee. In rete sono nati fenomeni nuovi, come le fabbriche di bufale a scopo commerciale o di propaganda politica e certo giornalismo “acchiappaclick”, più interessato a incrementare il numero dei lettori anziché a curare l’attendibilità delle fonti.

Le bufale creano confusione, seminano paure e odio e inquinano irrimediabilmente il dibattito.

Le bufale non sono innocue goliardate. Le bufale possono provocare danni reali alle persone, come si è visto anche nel caso dei vaccini pediatrici, delle terapie mediche improvvisate o delle truffe online.

Questo è il tempo della responsabilità. È necessario mobilitarsi, ciascuno di noi deve fare qualcosa per contrastare la disinformazione e contribuire a tutelare la libertà del web e la dignità di chi utilizza questo spazio che offre enormi opportunità culturali, relazionali ed economiche.

Non si tratta né di bavagli né di censure. Si tratta di reagire e affrontare un problema che ci riguarda tutti. Firmare questo appello significa fare la propria parte e dare il proprio contributo. Alcuni ambiti, poi, sono più esposti di altri e hanno una maggiore responsabilità: la scuola in primis, ma anche l’informazione, le imprese, i social network. A chi vi opera chiediamo uno sforzo aggiuntivo.

Laura Boldrini







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