Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

LAUREATI IN ITALIA: INCREMENTARNE IL NUMERO RIGUARDA IL FUTURO DEL PAESE

Ocse, Fedeli: “Laureate e laureati vanno incrementati, è tema su cui stiamo intervenendo. A novembre momento di confronto pubblico sull’Università. Finanziamento al sistema? Passo già cambiato”

Roma, 12 settembre 2017 - “Incrementare il numero di laureate e laureati nel nostro Paese è uno degli obiettivi che ci siamo prefissati e verso il quale ci stiamo già muovendo. I dati certificati oggi dall’Ocse confermano un quadro che conosciamo e rispetto al quale il Governo sta mettendo in campo azioni mirate, nella consapevolezza che aumentare il numero di coloro che si laureano, con un’attenzione specifica all’incremento delle lauree nei settori scientifici, è un tema che guarda al futuro del Paese, alla sua capacità di essere competitivo nel quadro internazionale”, così la Ministra Valeria Fedeli sui dati Ocse.

“Le risorse per il sistema universitario sono naturalmente il primo punto da mettere all’attenzione”, spiega Fedeli. “Quest’anno il Fondo per le Università aumenta dell’1%, crescerà del 4,2% nel 2018. Significa più risorse per il sistema, anche per il diritto allo studio, l’orientamento, la qualificazione dei percorsi. Sul diritto allo studio abbiamo messo in campo più finanziamenti, stabilizzando il Fondo nazionale a 217 milioni, ma anche nuovi strumenti di accesso per le fasce più deboli, come la no tax area per chi ha un Isee fino a 13.000 euro e tasse ‘calmierate’ per chi è fra i 13.000 e i 30.000 euro. Stiamo mettendo in campo nuove politiche per l’orientamento e nel Fondo di finanziamento di quest’anno abbiamo anche 7,5 milioni per interventi di sostegno alle studentesse e agli studenti diversamente abili o con disturbi specifici di apprendimento e 64,2 milioni per il cosiddetto Fondo giovani (borse di mobilità internazionale, incentivi per l’iscrizione alle lauree scientifiche e a quelle di particolare interesse nazionale).

Nella prossima legge di bilancio – prosegue Fedeli – porremo un’attenzione specifica all’Università e abbiamo in programma un ampio confronto su questo settore che lanceremo a novembre, coinvolgendo tutti gli attori in campo. Abbiamo già aperto un primo confronto sul tema delle lauree professionalizzanti. Il Paese deve individuare i propri obiettivi prioritari per i prossimi anni senza i quali le risorse rischiano comunque di non essere sufficienti”.

Quanto al finanziamento del sistema di istruzione, “i dati diffusi oggi – specifica la Ministra – si riferiscono al 2014. Da allora, con la riforma Buona Scuola e le successive leggi di bilancio, sono stati fatti investimenti importanti, tre miliardi a regime sulla scuola, che si evidenzieranno nei prossimi Rapporti dell’Ocse. Così come sono aumentati gli investimenti per l’Università. C’è già stato un cambio di passo, un impegno che intendiamo portare avanti”.



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