Plastica, per saturazione degli stoccaggi rischiano di saltare raccolta differenziata e riciclo

PLASTICA, RISCHIO STOP ALLA DIFFERENZIATA IN SICILIA: ANTOCI PORTA IL CASO A BRUXELLES E CIMINNISI INTERROGA IL GOVERNO REGIONALE.  Antoci: “Basta scaricare sui Comuni e sui cittadini, serve una filiera nazionale che funzioni”.  Cimminisi: “Senza interventi immediati, la raccolta differenziata si blocca: la Regione dica cosa sta facendo”. Bruxelles, 1 dicembre 2025 - In Sicilia alcuni impianti di selezione avrebbero ridotto o sospeso il ritiro degli imballaggi in plastica per saturazione degli stoccaggi e per l’alto costo della plastica riciclata rispetto a quella vergine. Per far fronte a questa emergenza, in diverse aree si moltiplicano le ordinanze comunali che starebbero limitando la raccolta. Il quadro si inserisce in una criticità più ampia, segnata dalla disomogeneità della rete impiantistica tra Nord e Sud del Paese, dai trasferimenti verso altre regioni e dai maggiori costi per gli enti locali. Per questo l’eurodeputato Giuseppe Antoci ha depositato un’interrogazione ...

AUTORITÀ PORTUALE MESSINA. DI MAIO PARLA DI SOLUZIONI, MA LA CITTÀ NE ACCETTERÀ UNA SOLA

“Si torna a parlare di Autorità Portuale. Di Maio a Gioia Tauro parla di soluzioni, ma la città ne accetterà una sola: autonomia dei porti messinesi. Tocca ai parlamentari 5 Stelle messinesi prendere l’iniziativa politica”. Documento di CapitaleMessina a firma di Gianfranco Salmeri

MESSINA, 19 luglio 2018 - Qualcosa torna a muoversi a proposito di Autorità Portuale. Qualche giorno fa il vicepresidente delle regione Calabria e presidente in pectore della futura Autorità di Sistema di Gioia Tauro, Francesco Russo, intervistato dal quotidiano locale, è tornato ad auspicare l’accorpamento dei porti siciliani con Gioia Tauro, invitando i siciliani a “fare squadra”. Ma è facile a replicare che, un conto è la sinergia tra due sistemi portuali autonomi, altra cosa è la subordinazione degli interessi dei nostri porti a quelli di Gioia Tauro.
E ieri il Ministro del Lavoro Di Maio, presente a Gioia Tauro, ha dichiarato testualmente: “dobbiamo risolvere l’annosa questione tra Messina e Gioia Tauro: lo faremo con una norma e poi eliminando il commissariamento dell’autorità portuale”.

Ben detto. Ma vorremmo capire meglio cosa si intende per eliminare “il commissariamento di Gioia Tauro” e risolvere “l’annosa questione tra Messina e Gioia Tauro”. Perché le soluzioni sono due: la prima è quella di proseguire sulla strada tracciata dalla riforma Del Rio e procedere d’imperio all’accorpamento, sopprimendo quindi l’Autorità portuale peloritana; la seconda è quella di modificare la legge di riforma dei porti, introducendo una sedicesima Autorità portuale con sede a Messina. Tertium non datur.

La prima ipotesi, quella dell’accorpamento con Gioia Tauro, riteniamo che sarà difficilmente percorribile: il Governo regionale di Musumeci ha dichiarato più volte la propria contrarietà al progetto, così come il neo Sindaco De Luca; ma è stata la città tutta, a dimostrare in questi anni una tenace volontà di difendere la propria Authority, e mai e poi mai i messinesi subiranno questa inaccettabile mortificazione delle prospettive di sviluppo del proprio sistema portuale.

La seconda ipotesi è quella che auspichiamo, perché il sistema portuale della città metropolitana di Messina, costituito da cinque porti, lo ricordiamo, grazie ai propri numeri, ha assolutamente dignità di Autorità di Sistema Portuale autonoma. La strada da percorrere, quindi, è quella della modifica della legge, “con una norma” appunto. E non ci sarebbe nulla di più naturale che il gruppo messinese dei parlamentari del Movimento 5 Stelle, da sempre a favore della sopravvivenza della nostra Autorità, se ne facesse carico, esercitando pressione politica sul Ministro alle Infrastrutture Toninelli, appartenente al medesimo movimento, perché si restituisca alla città ciò che si è cercato di sottrarle.




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