Il mare “carta del mazzo” che l’Italia non ha mai giocato per essere competitiva in Europa e nel mondo

MARE, RISORSA PER COLMARE DIVARIO NORD-SUD.  INFRASTRUTTURE, PORTI E ZES LA CHIAVE PER LA CRESCITA DEL MEZZOGIORNO.  Al Palazzo Biscari di Catania il X Convegno di Ance Giovani.   Tra gli interventi il ministro della Protezione Civile e delle Politiche del Mare Nello Musumeci e il sottosegretario per le Infrastrutture e i Trasporti Tullio Ferrante   CATANIA, 20/04/2024 - Il mare è la “carta del mazzo” che l’Italia non ha mai giocato per tornare a essere competitiva in Europa e nel mondo. Con assetti geopolitici nel mar Mediterraneo in continuo cambiamento a seguito della crisi del canale di Suez, il Mezzogiorno può tornare a essere protagonista. Questo a patto di una programmazione seria e concreta, che manca da oltre un secolo, e che possa lasciarsi alle spalle la “questione meridionale”, concentrandosi su una più larga scala. Una sfida lanciata al Palazzo Biscari di Catania dal ministro delle Politiche del Mare  Nello Musumeci , in occasione del  X Convegno Giovani Ance del Mezzogior

VIA DELLE PARRUCCHE, UNA STRADA PER LE TANTE PERSONE IN CURA CON UN TUMORE

Il sindaco replica con fermezza ad un post errato del ministro dell’Ambiente Costa

7/12/2018 - Il sindaco Giovanni Formica ha immediato replicato al ministro dell’Ambiente, Sergio Costa che in un post di facebook con riferimento alla questione ambientale e ad un suo intervento in Senato nella giornata di giovedì parla di "via delle parrucche" o "quartiere delle signore con le parrucche", spiegando che si tratta di “una strada di Milazzo, in Sicilia, denominata così per le tante persone in cura con un tumore.
Parole per nulla gradite dal primo cittadino anche perché non corrispondenti al vero. Per questo Formica ha preso subito carta e penna e scritto al responsabile del Dicastero dell’Ambiente.

“Egregio Ministro Costa, esordisce il sindaco di Milazzo - a Milazzo non c'è e non c'è mai stata una via delle parrucche. C'è un promontorio, quello di Capo Milazzo, con un panorama mozzafiato ed un mare fantastico. Lo stesso mare per il quale Lei la scorsa settimana ha firmato il decreto istitutivo dell'Area Marina protetta; c'è un Castello con più di mille anni di storia, tra i più grandi e ben conservati d'Europa che spera di registrare, per la prima volta nel 2018, centomila visitatori; c'è un porto vivace, di fronte alle Isole Eolie, che vuole crescere ancora; ci sono alcune centinaia di aziende agricole che esportano fiori e piante in tutto il continente. E ci sono molte altre cose tra le quali anche un impianto di raffinazione, che ha rappresentato e rappresenta un pezzo importante dell'economia di questo comprensorio. Milazzo, forse questo è poco noto, è il comune più ricco della provincia di Messina, proprio grazie alle cose che Le ho raccontato e a molte altre che non sto a dirLe.

Poi – si legge ancora nella missiva del sindaco - ci sono i milazzesi, quelli che hanno messo in piedi alberghi, ristoranti e lidi balneari; quelli che investono il loro denaro per promuovere il territorio e le loro aziende in giro per il mondo e quelli che lavorano nell'impianto. Sono quel pezzo di popolazione che crede e spera che nel terzo millennio il turismo possa convivere con le industrie, o che si augura che prima o poi il modello industriale ceda il passo ad altri più congeniali alle bellezze della Sicilia e della nostra città. Basta veramente poco, però, per distruggere il sogno di una comunità. Facebook è uno strumento micidiale, pervasivo e se un Ministro della Repubblica, che si occupa di ambiente, racconta, sbagliando, che a Milazzo c'è una via delle parrucche, il rischio è che Milazzo e l'intera Valle del Mela restino per sempre prigionieri di raffinerie ed inceneritori.

Le chiedo, rispettosamente, di rettificare il suo post, ma anche di venirci a trovare per aiutarci a raccontare agli Italiani che la nostra è una città da visitare e da amare, senza paura”.

Commenti