Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

RIFIUTI IN SICILIA: “CI SONO IMPIANTI SEQUESTRATI, ALTRI CHE CHIUDONO ALL’IMPROVVISO”

Rifiuti, l'assessore Pierobon sull'impiantistica: stiamo correndo per tirare fuori la Sicilia da un'emergenza che dura da trent'anni

Palermo, 20 marzo 2019 - “Stiamo mettendo in piedi il sistema dei rifiuti in Sicilia con grandi risultati ma tra mille difficoltà. È stato approvato un piano rifiuti che renderà efficace la gestione nell'Isola e porterà enormi benefici ai cittadini. Purtroppo ci scontriamo con tutta una serie di anomalie e stranezze che stanno accadendo e che stanno rallentando il percorso. Ma andiamo avanti e lavoriamo senza sosta, certi che la strada percorsa sia quella giusta”.

Lo afferma in una nota l’assessore regionale all’Energia e servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon, rispondendo alle pretestuose dichiarazioni di parte dell'opposizione.

“Ci sono impianti sequestrati, altri che chiudono all’improvviso per manutenzione o controlli – spiega l’assessore – sono sorti imprevisti e ostacoli che impediscono di aumentare ancora di più la differenziata che è cresciuta al 35 per cento in meno di un anno e talvolta ci costringono a un imbuto verso impianti privati. L’ultima emergenza scongiurata è quella di Bellolampo, che da domani avrebbe rischiato la chiusura con un grave danno per la città che si sarebbe trovata con 800 tonnellate al giorno da smaltire. Ora bisognerà lavorare per evitare che il problema si ripresenti tra qualche mese ma siamo certi di riuscirci. La ricetta migliore in questi casi è la concertazione e il dialogo tra tutti i soggetti coinvolti, anche attraverso riunioni dirette con gli amministratori locali. Con gli uffici stiamo lavorando senza sosta convinti della necessità di ripartire dalle scelte dei territori e operare nell’ordinarietà. Sull’impiantistica è prevista una serie di opere sovradimensionate, che vanno selezionate guardando alle esigenze dei territori. Ed è quello che stiamo facendo per tirare fuori la Sicilia da una emergenza che dura da trent'anni".


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