Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

MALATI ONCOLOGICI. CONTRIBUTI PER LE PARRUCCHE, GAP DA COLMARE

Malati oncologici, niente contributi in Sicilia per le parrucche. Di Paola, M5S: “Gap da colmare, pronto un ddl”. Il disegno di legge presentato dal deputato prevede uno stanziamento di 500 mila euro per il primo anno. Contributi prioritari a donne e minori in difficoltà economiche e ai residenti nelle aree inquinate di Gela, Augusta-Priolo e Milazzo.

PALERMO (17 luglio 2019) - Un sostegno economico ai pazienti oncologici siciliani che hanno necessità di acquistare una parrucca in conseguenza della terapia antitumorale: è l’obiettivo del disegno di legge presentato dal Movimento 5 Stelle, primo firmatario il deputato Nuccio Di Paola. Solo dieci finora le regioni italiane che erogano contributi per questa finalità e la Sicilia non è ancora tra queste.
Come ricorda lo stesso Di Paola, “i trattamenti antitumorali possono causare la caduta dei capelli che, oltre a generare una sofferenza psicologica aggiuntiva, comporta un costo, anche oneroso e non sempre sostenibile per i pazienti oncologici, per l'acquisto di una parrucca, considerata dal sistema sanitario nazionale al pari di una protesi. La nostra iniziativa prevede uno stanziamento di 500 mila euro per il primo anno e nasce da un fitto confronto con la FarC&C (Fondere assistenza ricerca cancro & cultura), federata Favo, (Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia) che insieme al Censis stima i costi sociali a carico del malato oncologico nei primi anni di malattia intorno ai 30 mila euro a paziente. La proposta fissa i principi generali per il riconoscimento di un contributo per l’acquisto delle protesi tricologiche, rinviando a un successivo decreto assessoriale la relativa disciplina di attuazione. La priorità viene data alle donne ed ai minori che versano in condizioni economiche difficili o che risiedono nelle aree maggiormente inquinate del territorio regionale, come Gela, Augusta-Priolo e Milazzo”.

“Speriamo, inoltre - aggiunge Di Paola - di riuscire a promuovere, in via sperimentale, il progetto ‘Banca dei capelli’, sulla scorta di quanto già realizzato in altre regioni, attraverso il coinvolgimento delle associazioni di volontariato e la collaborazione delle ditte produttrici delle parrucche, per incoraggiare la cultura della donazione e agevolare i pazienti oncologici riducendo i costi per la realizzazione”.

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