Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

LEGA SALVINI, PURE A CATANIA TRA LA GENTE PER RIBADIRE IL NO AL MES

Lega Sicilia Salvini Premier. Anche a Catania la Lega tra la gente per ribadire il proprio NO AL MES!

Catania, 6 dic 2019 - Sabato e domenica in più di mille piazze italiane i membri della Lega si ritroveranno per dire basta alla mangiatoia ammazza-stati, per dire #STOPMES. Anche a Catania, in Corso Italia (angolo via Martino Cilestri), la sezione della Lega della Città di Catania, insieme ai ragazzi del movimento giovanile, sarà presente, Sabato dalle 17 alle 20 e Domenica dalle 10 alle 13,per mezzo dei suoi militanti che porteranno avanti ancora una volta una battaglia di buonsenso, nel solo ed unico interesse del popolo italiano. “Dire #STOPMES è fare gli interessi degli italiani non come, al contrario, vogliono farci credere i signori di Bruxelles e il Presidente Conte. Non siamo sorpresi, ma pensiamo che quest’ultima mossa del governo giallo-rosso abbia sancito la loro ormai imminente fine. Gli italiani li manderanno a casa presto e la raccolta firme di sabato e domenica sarà l’ennesima prova tangibile di un’idea di Italia e d’Europa diametralmente opposta a quella dei burocrati.”

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