Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

Autostrada A20 Messina-Palermo: Cavalcavia a rischio crolli, necessarie nuove tecnologie

Cavalcavia a rischio crolli, necessario l'impiego di nuove tecnologie di analisi e monitoraggioIl sequestro preventivo di ventidue cavalcavia a rischio crollo sull'autostrada A20 Messina-Palermo, ordinato dalla magistratura nei giorni scorsi, è l’ennesimo campanello di allarme per la rete viaria e infrastrutturale italiana. 

Messina, 7 mar 2021 - Si allunga la lista di ponti, viadotti e infrastrutture che minacciano crolli, inagibili o che sono sottoposti a limitazioni di traffico al fine di limitare la capacità portante, in attesa dei necessari controlli e degli interventi di messa in sicurezza. La dura lezione impartita dal tragico crollo del ponte Morandi di Genova avrebbe dovuto già spostare l'attenzione dagli interventi a posteriori, spesso effettuati dopo il verificarsi di incidenti e crolli, ai programmi preventivi di monitoraggio strutturale e di manutenzione programmata delle opere realizzate nel secondo dopoguerra. Tanto più che oggi è disponibile una tecnologia a raggi X, in grado di analizzare lo stato di salute delle opere in calcestruzzo e in acciaio direttamente in loco, dunque tenendo conto anche delle tensioni di esercizio e di una serie di parametri che un campione analizzato in laboratorio, non può più restituire.

La tecnologia in questione è stata sviluppata nell'ambito del progetto ISMERS - acronimo di Idoneità statica manufatti edili dei centri storici ad alto rischio sismico – tra il 2018 e il 2021 dalla Betontest srl laboratori tecnologici e di ricerca di Ispica (RG), con l'Università del Salento - Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione e la XRD Tools srl strumenti e soluzioni per diffrazione a raggi X, nata come spin-off dell’Università di Pisa. Il progetto, cofinanziato con i fondi del Ministero dello Sviluppo Economico nel quadro del Programma Horizon 2014-2020, ha prodotto un significativo progresso metodologico e tecnologico, le cui applicazioni si estendono dai settori dell'edilizia e del rischio sismico nei centri storici (per i quali è nato) al rilevamento di criticità nei viadotti stradali e autostradali e nei manufatti in cemento armato.

La nuova metodologia d’indagine – fondata sul calibro-correlatore ISMERS di Betontest e il DiffRob®, diffrattometro robotizzato a raggi X del prof. Giovanni Berti – restituisce una mole di dati a livello macro, micro e nanoscopico sui materiali da costruzione. Per interpretare i dati e renderli confrontabili è stato elaborato un sistema di correlazione, basato su principi di intelligenza artificiale a Rete Neurale. Correlando osservazioni ottenute alla scala micro-nanometrica con quelle compiute su scale più grandi, si ottiene un sistema in grado di evidenziare criticità di un edificio o di un manufatto edile, al fine di eseguire interventi mirati di manutenzione o di messa in sicurezza. In particolare, questo nuovo metodo è in grado di determinare, per ciò che concerne il calcestruzzo, la presenza di carbonato di calcio, dei silicati e degli alluminati calcici, che determinano la resistenza. Analogamente, nel caso della roccia, consente di rilevare la presenza di carbonato di calcio e di quarzo. Infine, per quanto riguarda l'acciaio, rileva sia le tensioni di lavoro che la presenza di ossidi responsabili della corrosione.

“Ci auguriamo – afferma Corrado Monaca, responsabile dei laboratori di ricerca della Betontest - che il settore dell'edilizia e dei lavori pubblici recepisca al più presto le tematiche del Life Cycle Assessment (Analisi del ciclo di vita) tipiche dell'industria, anche perché in questo decennio è finito il periodo di vita utile delle opere in calcestruzzo armato. Altrimenti, non avremo imparato nulla dal tragico crollo del ponte Morandi”.

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