Esodo di Pasqua: 10 milioni in viaggio, +13% al Sud e nelle isole

ESODO DI PASQUA E PONTI DI PRIMAVERA,  IN VIAGGIO OLTRE 10 MILIONI DI ITALIANI  SULLE STRADE E AUTOSTRADE ANAS.  L’AD GEMME: “RIMOSSI 1.045 CANTIERI, CIRCA L’80% DEL TOTALE”.  SICILIA, ANAS: IN VISTA DELL’ESODO DI PASQUA, LIBERATI TRE RESTRINGIMENTI SULLA A19 “PALERMO-CATANIA”    Roma, 16 aprile 2025 -  Anas, società del Gruppo Fs Italiane, in vista dell’aumento dei flussi di traffico per gli spostamenti delle festività pasquali e i ponti di primavera ha deciso di   rimuovere fino al 5 maggio gran parte dei cantieri . L’obiettivo è garantire una migliore percorribilità e prevenire i disagi alla circolazione.   “Per consentire a tutti di percorrere le strade e autostrade Anas con serenità durante le vacanze di Pasqua e di primavera abbiamo rimosso 1.045 cantieri, circa l’80% dei cantieri” ha dichiarato l’AD di Anas  Claudio Andrea Gemme . “Si tratta di un’operazione fondamentale – prosegue l’AD  Gemme  - per garantire il di...

Autostrada A20 Messina-Palermo: Cavalcavia a rischio crolli, necessarie nuove tecnologie

Cavalcavia a rischio crolli, necessario l'impiego di nuove tecnologie di analisi e monitoraggioIl sequestro preventivo di ventidue cavalcavia a rischio crollo sull'autostrada A20 Messina-Palermo, ordinato dalla magistratura nei giorni scorsi, è l’ennesimo campanello di allarme per la rete viaria e infrastrutturale italiana. 

Messina, 7 mar 2021 - Si allunga la lista di ponti, viadotti e infrastrutture che minacciano crolli, inagibili o che sono sottoposti a limitazioni di traffico al fine di limitare la capacità portante, in attesa dei necessari controlli e degli interventi di messa in sicurezza. La dura lezione impartita dal tragico crollo del ponte Morandi di Genova avrebbe dovuto già spostare l'attenzione dagli interventi a posteriori, spesso effettuati dopo il verificarsi di incidenti e crolli, ai programmi preventivi di monitoraggio strutturale e di manutenzione programmata delle opere realizzate nel secondo dopoguerra. Tanto più che oggi è disponibile una tecnologia a raggi X, in grado di analizzare lo stato di salute delle opere in calcestruzzo e in acciaio direttamente in loco, dunque tenendo conto anche delle tensioni di esercizio e di una serie di parametri che un campione analizzato in laboratorio, non può più restituire.

La tecnologia in questione è stata sviluppata nell'ambito del progetto ISMERS - acronimo di Idoneità statica manufatti edili dei centri storici ad alto rischio sismico – tra il 2018 e il 2021 dalla Betontest srl laboratori tecnologici e di ricerca di Ispica (RG), con l'Università del Salento - Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione e la XRD Tools srl strumenti e soluzioni per diffrazione a raggi X, nata come spin-off dell’Università di Pisa. Il progetto, cofinanziato con i fondi del Ministero dello Sviluppo Economico nel quadro del Programma Horizon 2014-2020, ha prodotto un significativo progresso metodologico e tecnologico, le cui applicazioni si estendono dai settori dell'edilizia e del rischio sismico nei centri storici (per i quali è nato) al rilevamento di criticità nei viadotti stradali e autostradali e nei manufatti in cemento armato.

La nuova metodologia d’indagine – fondata sul calibro-correlatore ISMERS di Betontest e il DiffRob®, diffrattometro robotizzato a raggi X del prof. Giovanni Berti – restituisce una mole di dati a livello macro, micro e nanoscopico sui materiali da costruzione. Per interpretare i dati e renderli confrontabili è stato elaborato un sistema di correlazione, basato su principi di intelligenza artificiale a Rete Neurale. Correlando osservazioni ottenute alla scala micro-nanometrica con quelle compiute su scale più grandi, si ottiene un sistema in grado di evidenziare criticità di un edificio o di un manufatto edile, al fine di eseguire interventi mirati di manutenzione o di messa in sicurezza. In particolare, questo nuovo metodo è in grado di determinare, per ciò che concerne il calcestruzzo, la presenza di carbonato di calcio, dei silicati e degli alluminati calcici, che determinano la resistenza. Analogamente, nel caso della roccia, consente di rilevare la presenza di carbonato di calcio e di quarzo. Infine, per quanto riguarda l'acciaio, rileva sia le tensioni di lavoro che la presenza di ossidi responsabili della corrosione.

“Ci auguriamo – afferma Corrado Monaca, responsabile dei laboratori di ricerca della Betontest - che il settore dell'edilizia e dei lavori pubblici recepisca al più presto le tematiche del Life Cycle Assessment (Analisi del ciclo di vita) tipiche dell'industria, anche perché in questo decennio è finito il periodo di vita utile delle opere in calcestruzzo armato. Altrimenti, non avremo imparato nulla dal tragico crollo del ponte Morandi”.

Commenti