Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

Valle del Mela: via libera a un nuovo impianto inquinante, ma è illegittimo

Autorizzazione definitiva ad un nuovo impianto inquinante nella valle del Mela. Ma è illegittima. La Regione ha dato il via libera definitivo ad una nuova Centrale Termoelettrica proposta dalla Duferco, da realizzarsi a Giammoro. Tuttavia l'autorizzazione contiene un palese vizio di legittimità e quindi, con un ricorso al TAR, potrebbe essere facilmente annullata.


Valle del Mela, 25 sett 2021 - Il vizio riguarda il mancato rispetto - evidenziato nelle nostre osservazioni - dell'art. 271 del codice, che impone la valutazione degli effetti cumulativi delle emissioni dell'impianto da autorizzare con quelle degli impianti già presenti nella zona. Secondo l'autorizzazione rilasciata dalla Regione l'art. 271 del codice non si applicherebbe alle Autorizzazioni Integrate Ambientali. Un' interpretazione normativa palesemente erronea, già smentita da una recente decisione del TAR di Catania, cui peraltro spetterebbe la decisione su questa nuova autorizzazione, in caso di ricorso.

Insomma ci sono tutte le carte in regola per poter annullare questo ennesimo affronto alla valle del Mela. Un impianto non comparabile per dimensioni alla raffineria o alla già presente centrale A2A, ma che comunque avrebbe emissioni da non trascurare in un contesto già critico come quello del nostro comprensorio. A preoccupare sarebbero soprattutto le emissioni di NOx che, combinandosi con gli idrocarburi volatili presenti in alte concentrazioni nella zona, potrebbero far aumentare i già pericolosi livelli di ozono troposferico nella zona.
Neanche l'impatto paesaggistico sarebbe indifferente, considerata ad esempio la ciminiera alta 25 metri e larga 4.

Pertanto rivolgiamo un appello a tutti i soggetti (associazioni, amministrazioni, cittadini) potenzialmente legittimati a ricorrere: non lasciamoci sfuggire l'occasione di scongiurare facilmente quest'altro impianto inquinante di cui non si sente affatto la necessità.

Comitato dei cittadini contro l'inquinamento nella valle del Mela

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