Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

Centri per l’impiego, in Sicilia e in Calabria restano 'zero tituli' gli assunti

Villarosa: “Centri per l’impiego, in Sicilia e in Calabria restano 0 gli assunti su oltre 1800 unità previste”. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato l’ultimo monitoraggio sulla realizzazione degli interventi previsti dal Piano di potenziamento straordinario dei Centri per l'impiego e delle politiche attive del lavoro che doveva incrementare di 11.600 unità di personale la dotazione dei centri a decorrere dal 2019. Su 11.535 assunzioni di unità di personale a tempo indeterminato previste dal 2019 gli assunti al 30 settembre 2021 risultano essere solo 1458. Un piano che va evidentemente al rallenty, fermo ancora a meno del 13% dei posti. 

Roma, 21 dicembre. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in data 16 dicembre, ha pubblicato l’ultimo monitoraggio sulla realizzazione degli interventi previsti dal Piano di potenziamento straordinario dei Centri per l'impiego e delle politiche attive del lavoro che doveva incrementare di 11.600 unità di personale la dotazione dei centri a decorrere dal 2019. “L’ultimo monitoraggio trimestrale pubblicato dal ministero continua a dimostrare quanto le Regioni siano in ritardo sulle misure previste per il rilancio di centri importanti per i cittadini. Su 11.535 assunzioni di unità di personale a tempo indeterminato previste dal 2019 gli assunti al 30 settembre 2021 risultano essere solo 1458 e ne sono previste ulteriori 2333 entro fine anno. Un piano che va evidentemente al rallenty, fermo ancora a meno del 13% dei posti. Bisogna ricordare che sono 464 i milioni di euro destinati a decorrere dal 2021 alle Regioni per l'assunzione di importante personale a tempo indeterminato che rilanci l’azione dei centri dell’impiego e migliori le politiche attive del paese. Colpiscono in particolare i numeri vergognosi dei ritardi di alcune regioni, guarda caso tutte a guida centrodestra, che dopo oltre un anno non sono ancora riusciti e non riusciranno nel 2021 ad assumere nessuno. Il primato va purtroppo alla Regione Siciliana che, nonostante un concorso che dovrebbe essere pubblicato a fine anno, resta ferma a 0 su 1246 unità previste, la Basilicata 0 su 114, la Calabria 0 su 623 e il Molise sempre 0 su 75, va un po’ meglio al nord ma ad esempio anche regioni come la Lombardia presentano numeri vergognosi perché ad oggi sono solo 25 le assunzioni sulle 1378 previste. Facile lamentarsi del reddito di cittadinanza e dei centri per l’impiego quando sono le stesse amministrazioni a boicottarne il funzionamento.” Conclude il deputato Alessio Villarosa.

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