Stretto di Messina: filmato squalo bianco di tre metri vicino alla spiaggia

Reggio Calabria, filmato squalo bianco femmina di oltre tre metri a pochi metri dalla spiaggia. Due pescatori diportisti hanno ripreso l'esemplare dalla loro barca 29/04/2024 - Lo Stretto di Messina è un habitat ideale per la riproduzione degli squali. E con l’avvicinarsi della stagione estiva è tempo di bagni. E per i più fortunati l'occasione di tuffarsi in mare è quanto mai vicina. Ma la recondita paura di vedersi galleggiare intorno una pinna a filo dell'acqua a volte riaffiora, è proprio il caso di dirlo, un pochino nella testa di tutti noi. Stavolta è accaduto davvero vicino la riva di Reggio Calabria, più precisamente nelle acque di fronte la località Pentimele, nella periferia Nord di Reggio, il 24 aprile 2024.   «Questo è uno squalo bianco», dicono meravigliati i pescatori mentre osservano ciò che accade dinanzi la loro barca”. Nelle immagini registrate si vede il pescecane girare nelle vicinanze della barca, forse a causa delle esche gettate in acqua, per poi ripr

Scala dei Turchi imbrattata con ossido di ferro: atto gravissimo, un vero colpo al cuore

Imbrattata la Scala dei Turchi. Atto gravissimo, un vero colpo al cuore. Parliamo di uno dei siti ambientali italiani più conosciuti nel Mondo. Si tratterebbe di ossido di ferro. Rosario Santanastasio (Presidente Nazionale Archeoclub d’Italia): “Ci costituiremo Parte Civile”.

Agrigento, 8 gen 2022 - “La scala dei Turchi è stata imbrattata. Si tratta di un atto vandalico gravissimo, un vero colpo al cuore non soltanto per chi vive in questa zona ma per tutti. Parliamo di uno dei siti ambientali italiani più conosciuti nel Mondo. Si tratterebbe di ossido di ferro, materiale adatto a dipingere il cemento che sicuramente andrà a colorare la Marna per lungo tempo ma sul luogo ci sono le autorità competenti”. Lo ha dichiarato Angela Roberto, Presidente dell’Archeoclub d’Italia sede di Agrigento che in questo momento è sul luogo. 

“L'Archeoclub Agrigento sul nascere ha dedicato la propria sede ai luoghi di Empedocle, facendo riferimento sia all'entroterra agrigentino ma soprattutto alla costa che va dalla foce del fiume Naro alla Scala dei Turchi! Empedocle stesso chiamava il suo mare "sudore della terra". Nello specifico la costa che abbraccia i comuni di Porto Empedocle –Realmonte – ha proseguito Roberto - denominate Punta Grande e punta piccola, comprende in successione un geosito singolare di importanza mondiale, citato nelle riviste scientifiche e nell'enciclopedia Britannica, dove si possono leggere due ere geologiche risalenti a 3600000 anni fa; la villa romana con i suoi magnifici mosaici del primo secolo dopo Cristo, le Dune naturali con la sua magnifica macchia mediterranea fino ad arrivare ad una scogliera di Marna Bianca a strapiombo sul mare denominata Scala dei Turchi. L'era dei social ha propagandato così tanto questo sito per la sua straordinaria bellezza che spesso è stato preso d'assalto. Ma questo sito tanto bello quanto fragile ha rischiato e rischia il crollo per un turismo di massa senza controllo. Da un paio di anni la Scala dei Turchi è stata chiusa al pubblico, con una transenna. Si è cercato con Archeoclub di portare un turismo culturale lento nel pieno rispetto dellanatura: così riprendendo un mito tutto siciliano ogni anno si saluta il Sole il primo giorno d'Estate proprio alla Scala dei Turchi. Si è proposto anche di far nascere un'area protetta che possa tutelare questo sito singolare, simbolo della Sicilia”.

Lo sconforto di Archeoclub D’Italia!

“Ci chiediamo come sia stato possibile che accadesse tenendo conto che l’area è interdetta. Facciamo tanto per preservare e valorizzare le tante cose belle, testimonianza della storia – ha dichiarato Pippo Cosentino, Coordinatore Archeoclub D’Italia Sicilia - dell’arte e della cultura dei nostri territori e poi accade tutto questo. Evidentemente c’è tanto da fare anche nel processo educativo e culturale. Siamo dinanzi ad un patrimonio ambientale prezioso, bello, invidiatoci dal Mondo intero”. 
Archeoclub D’Italia pronta a costituirsi parte civile!

“Piena e ferma condanna su quanto è accaduto. Siamo pronti a costituirci parte civile – ha affermato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia – perché da sempre ed in modo costante siamo in campo nella tutela del patrimonio culturale ed ambientale dell’Italia!”.

“Si è risvegliata così la Scala dei Turchi questa mattina all’alba. Una delle più preziose bellezze naturali del nostro territorio è stata imbrattata di vernice rossa e polvere d’intonaco nella notte, da parte di delinquenti non ancora identificati. Chiazze rosse come ferite profonde a un sito di estrema bellezza. Addolora vedere profanato e vandalizzato in questo modo uno dei paesaggi più suggestivi della Sicilia, una delle scogliere marine più famose al mondo”. Lo scrive in un post su Facebook il deputato messinese del MoVimento 5 Stelle Francesco D’Uva.
E conclude: “Deturpare e devastare il paesaggio non è solo un atto vandalico ma è un’azione criminosa che deve essere punita. Confido nel lavoro delle autorità affinché vengano presto assicurati alla giustizia gli autori di questo vile atto vandalico”.

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