1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

"Tamponi per 2 giorni", i positivi in quarantena abbandonati a se stessi?

Covid, Pasqua (M5S): “Tamponi? Nel pubblico bastano per due giorni, i positivi in quarantena rischiano di essere abbandonati a se stessi”. La denuncia è del deputato 5 stelle all’Ars Giorgio Pasqua: “Dalla attenta lettura dei numeri dei tamponi rapidi eseguiti - dice il deputato - si evince che giornalmente in Sicilia le strutture pubbliche hanno bisogno di almeno 25.000 kit al giorno per eseguire test covid-19. Proprio ieri il responsabile della Protezione Civile siciliana comunicava che nei magazzini siciliani sono disponibili soltanto 50.000 kit”.


Palermo, 05/01/2022. “La vicenda dei tamponi rapidi scaduti effettuati a Partinico da me denunciata è la punta dell’ iceberg di un colossale fallimento del governo Musumeci su questo versante. Le scorte dei tamponi a disposizione alle strutture pubbliche basteranno, se tutto va bene, per due giorni, poi si dovrà aspettare una nuova fornitura e intanto i positivi in quarantena che attendono l’esame che sancisca la negatività per tornare ‘liberi’ continueranno ad aspettare, praticamente sequestrati in casa”.
La denuncia è del deputato 5 stelle all’Ars Giorgio Pasqua.

“Dalla attenta lettura dei numeri dei tamponi rapidi eseguiti - dice il deputato - si evince che giornalmente in Sicilia le strutture pubbliche hanno bisogno di almeno 25.000 kit al giorno per eseguire test covid-19. Proprio ieri il responsabile della Protezione Civile siciliana comunicava che nei magazzini siciliani sono disponibili soltanto 50.000 kit. È facile, quindi, prevedere che nei prossimi due giorni saranno consumati e i siciliani in quarantena dovranno attendere la successiva consegna oppure rivolgersi, a pagamento, ai privati”.

“Non ci voleva - dice Pasqua assieme agli altri componenti della commissione Salute dell’Ars, Francesco Cappello, Salvo Siragusa e Antonio De Luca - la sfera di cristallo per prevedere il fabbisogno di tamponi rapidi, bastava fare due semplici calcoli matematici. Due anni quasi di emergenza sanitaria dovuta alla pandemia avrebbero dovuto insegnare a questi sedicenti bravi amministratori come organizzare e reperire i necessari kit di tamponi. A questi suggeriamo di riattivare i laboratori pubblici di Palermo (e di ovunque ci sia stato uno stop) capaci di processare tamponi molecolari precipitosamente fermati a causa dell’esigenza di risparmiare per mettere un freno alle spese eccessive fatte in precedenza. Si facciano funzionare a regime, inoltre, le due attrezzature, di Palermo e Messina, acquistate tra l’altro con enorme ritardo, capaci di processare grandissimi quantitativi di tamponi molecolari. Questa ondata di contagi si ferma con lo stesso mezzo, sicuro, che ha consentito di rallentare la diffusione nei mesi precedenti: tracciamento e tamponi molecolari, che tra l’altro sono molto più attendibili di quelli rapidi, specie per la variante Omicron per la quale i rapidi, a quanto sembra, 1 volta su due danno un falso negativo”.

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