Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

Strage di Capaci: "Falcone, un’icona dello Stato democratico e di diritto in lotta contro la mafia"

MATASSO (SOCIALISTI), GIOVANNI FALCONE ICONA DELLA STATO DEMOCRATICO E DI DIRITTO IN LOTTA CONTRO LA MAFIA. L’esponente socialista rivendica le battaglie antimafia della tradizione del socialismo siciliano, ribadendo l’impegno della Fondazione da lui presieduta a mantenere in vita i valori di chi ha sacrificato la propria esistenza per il diritto e la giustizia.

Palermo, 23 maggio 2022 - «Il trentennale della strage di Capaci riveste un particolare significato per noi socialisti democratici e riformisti. Giovanni Falcone è stato un’icona dello Stato democratico e di diritto in lotta contro la mafia, un eroe ispirato da un’etica garantista e attento alla scrupolosa ricerca delle prove. I colpi da lui inferti alla mafia trovarono un prezioso alleato nella legislazione voluta in quegli anni dai socialisti al governo». Così Antonio Matasso, docente universitario e presidente della Fondazione socialista antimafia “Carmelo Battaglia”, ricorda il giudice Giovanni Falcone, sottolineando che fu l’allora ministro della Giustizia, il socialista Claudio Martelli, a decidere di «prendere il migliore di tutti per fare la lotta alla mafia». Alla collaborazione tra il magistrato ucciso nell’attentato del 23 maggio 1992 e l’allora Guardasigilli del Psi si deve infatti «l’architrave tecnico-giuridico che ha consentito di assestare a Cosa nostra letali battute d’arresto: basti pensare all’istituzione della Direzione nazionale antimafia (Superprocura) e della Dia, intuizioni che furono tanto appoggiate dai dirigenti del Psi e del Psdi, quanto avversate da alcuni settori della stessa magistratura», prosegue Matasso. 

L’esponente socialista rivendica le battaglie antimafia della tradizione del socialismo siciliano, ribadendo l’impegno della Fondazione da lui presieduta a mantenere in vita i valori di chi ha sacrificato la propria esistenza per il diritto e la giustizia. Sempre Antonio Matasso non cela un certo disagio nel vedere colleghi ed ex amici di Falcone, che oltre un trentennio fa lo avversarono e lo accusarono ingiustamente di esser diventato uno strumento dei socialisti, ricordarlo oggi «con affettati toni encomiastici, simili a quelli di certi personaggi della destra o dell’estrema sinistra putiniane, che tentano quotidianamente di appropriarsi di icone socialiste, come Salvatore Carnevale, Carmelo Battaglia, Giacomo Matteotti, Bettino Craxi o Giuseppe Saragat. Un provocatorio saccheggio della memoria che li qualifica come magliari e tombaroli».

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