Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

Nella sua cappella trova la salma di uno sconosciuto, condannato il Comune

TROVA SALMA NELLA PROPRIA CAPPELLA AL CIMITERO DI BURGIO IL T.A.R. SICILIA - PALERMO CONDANNA IL COMUNE. Una signora di di Burgio (AG), avendo ereditato una cappella gentilizia nel 2019, a seguito di un accesso sui luoghi, veniva a conoscenza del fatto che il Comune di Burgio, senza chiedere nessun consenso aveva acconsentito alla tumulazione di una salma di un defunto non appartenente alla sua famiglia. Decideva di proporre ricorso innanzi al T.A.R. Sicilia - Palermo, chiedendo la condanna del Comune di Burgio.

Agrigento, 19/11/2022 - La Sig.ra P.C. originaria di Burgio (AG), avendo ereditato da un proprio parente una cappella gentilizia sita nel cimitero del Comune di Bugio, nel 2019 a seguito di un accesso sui luoghi, veniva a conoscenza del fatto che il Comune di Burgio, senza chiedere nessun consenso alla stessa, aveva acconsentito alla tumulazione di una salma di un defunto non appartenente alla famiglia della P.C. all’interno della cappella familiare di quest’ultima. Conseguentemente, la Sig.ra P. C. presentava richiesta di accesso agli atti, con la quale richiedeva al Comune di Burgio di prendere visione ed estrarre copia degli atti con i quali era stata disposta la tumulazione della salma all’interno della cappella gentilizia di sua proprietà. Ma la detta istanza rimaneva priva di riscontro. Sicché, la Sig.ra P.C, con il patrocinio degli Avv.ti Girolamo Rubino e Vincenzo Airò, decideva di proporre ricorso innanzi al T.A.R. Sicilia - Palermo, chiedendo la condanna del Comune di Burgio all’esibizione della documentazione richiesta. Durante lo svolgimento del giudizio, la difesa della P.C. evidenziava non solo come la stessa fosse titolare di un interesse qualificato ad ottenere la documentazione in commento, ma anche la palese illegittimità del silenzio formatosi in merito all’istanza di accesso proposta dalla ricorrente. Ebbene, con sentenza del 14.11.2022, il T.A.R. Palermo, Sez. II, condividendo le argomentazioni sostenute dagli Avv.ti Girolamo Rubino e Vincenzo Airò, ha accolto il ricorso proposto dalla P.C. e ha ordinato al Comune di Burgio di esibire la documentazione richiesta entro il termine di giorni trenta, condannandolo anche al pagamento delle spese di lite in favore della parte ricorrente oltre alla refusione del contributo unificato.

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