Ponte sullo Stretto: "Roma ci restituisca il miliardo e 300 milioni di fondi FSC scippati ai siciliani"

Di Paola (M5S): Risorse per il ponte siano restituite ai siciliani. Il definanziamento da 3 miliardi proposto a Roma dalla destra di Meloni, Salvini e Schifani che coinvolge il progetto del ponte sullo Stretto rilancia quanto diciamo da sempre: Roma ci restituisca il miliardo e 300 milioni di fondi FSC scippati ai siciliani per un ponte di propaganda. Tali fondi devono essere destinati ad opere necessarie alla nostra regione, quali strade, scuole e ospedali.  Palermo 16 dicembre 2025  - “Altro che ponte di propaganda, ridateci gli 1,3 miliardi di fondi FSC. Il definanziamento da 3 miliardi proposto a Roma dalla destra di Meloni, Salvini e Schifani che coinvolge il progetto del ponte sullo Stretto rilancia quanto diciamo da sempre, anche con una mozione del novembre scorso: Roma ci restituisca il miliardo e 300 milioni di fondi FSC scippati ai siciliani per un ponte di propaganda. Tali fondi devono essere destinati ad opere necessarie alla nostra regione, quali strade, scu...

Separazione delle Carriere, la proposta di legge costituzionale presentata da Calderone

Separazione delle Carriere, un tema più volte affrontato dalle Legislature precedenti e che adesso prende corpo in una proposta di legge costituzionale presentata da Forza Italia, avente come primo firmatario l’Onorevole Tommaso Calderone.

26/01/2023 - “Un processo è davvero giusto se chi giudica è equidistante fra chi accusa e chi si difende: la riforma del sistema giudiziario non può prescindere da questo concetto per garantire ai cittadini italiani una giustizia equa. Per questo, Forza Italia ha presentato una proposta di legge costituzionale per l'attuazione della separazione delle carriere giudicante e requirente della magistratura". Ad annunciarlo, insieme all’Onorevole Calderone, sono i colleghi deputati di Forza Italia Alessandro Cattaneo, Annarita Patriarca e Pietro Pittalis.

"La terzietà e l'imparzialità del giudice - proseguono - devono rappresentare la stella polare che guida la riforma del potere giudiziario. Il pubblico ministero è attualmente un collega del giudice, in spregio al modello processuale 'triadico' consacrato nel nostro codice di procedura penale, che giustifica ed esige una netta diversificazione delle loro funzioni. La nostra proposta di riforma trova la sua ragion d'essere nell'impianto accusatorio proprio del codice Vassalli, alla cui logica garantista finalmente il nostro processo penale potrà adeguarsi. Resteranno i presìdi che oggi tutelano il potere giudiziario e non è prevista alcuna soggezione di chicchessia al potere esecutivo: nessun allarme, quindi, per la magistratura, che continuerà ad essere un ordine autonomo ed indipendente, come da Costituzione. La distinzione che si intende operareattiene al sistema di accesso alle funzioni giudicante e requirente: sono previsti concorsi separati, a cui seguiranno una formazione, un tirocinio ed una carriera distinta ed immune da interferenze”.

Qualora la proposta di legge dovesse trovare accoglimento, si tratterebbe davvero di una svolta storica ed epocale per la Giustizia Italiana.

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