Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

Ponte sul Mela, insorge il sindaco Midili: “Il Genio Civile realizzi subito il bypass”

 

Chiusura del Ponte Mela, insorge il sindaco Midili. "Il Genio Civile realizzi subito il bypass”. Il sindaco Pippo Midili nell’apprendere che il Genio Civile è ormai determinato a chiudere al transito il ponte Mela, ribadisce l’obbligatorietà,  parallelamente e tempestivamente, di realizzare il percorso alternativo, peraltro previsto in sede progettuale in quanto “è inconcepibile isolare le città di Milazzo e Barcellona per oltre un anno”.

Milazzo, 5 apr 2023 - “Non accetto giustificazione di alcun genere – evidenzia il primo cittadino – anche perché ritengo che l’attuale stato di cose che sta portando oggi alla chiusura, per ragioni di sicurezza, della struttura sia stato determinato da una serie di errori che non vanno taciuti e sui quali anzi è necessario fare chiarezza perché alla fine non si può far pagare il conto solo ai cittadini.

“Quando infatti nel 2018 – prosegue Midili - si è deciso di ricostruire il ponte non ci

si è accorti che l’impalcato era di dimensioni inferiori rispetto alla lunghezza del

ponte? Perché non si è provveduto alle opportune modifiche anziché intervenire con

delle mensole che oggi presentano deformazioni tali da non garantire la sicurezza

della struttura? Perché è stata accettata questa sorta di compromesso? Chi aveva il

compito di verificare l’ha fatto? E, soprattutto, perché il bypass che era stato previsto

nel progetto è stato poi stralciato ritenendolo non necessario sostenendo che i lavori

di consolidamento si sarebbero potuti fare ugualmente mantenendo una parziale

apertura del ponte? Anche in questo caso nessuna risposta. Ed invece le risposte le

pretendiamo perché la soluzione più semplice non è quella di chiudere la strada,

ripeto azione legittima perché legata alla sicurezza, ignorando però ciò che la stessa

rappresenta per le comunità di Milazzo e di Barcellona. E poi alzando muri quando

vengono giustamente chieste alternative a tutela delle comunità che rappresentiamo.

Io non ci sto e pertanto ribadisco che è fondamentale realizzare quantomeno la strada

che è stata ritenuta possibile a seguito del sopralluogo di martedì. Senza “se” e senza

“ma”, senza giustificazioni legate alla carenza di risorse. Che nel 2018 quando si

ipotizzava il bypass c’erano. E che comunque in casi come questi vanno trovate e

subito”.

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