Traffico di migranti. La Polizia di Stato di Palermo chiude più di 700 siti di trafficanti di esseri umani

Traffico di migranti. La Polizia di Stato chiude più di 700 siti di trafficanti, per attrarre i 'clienti' con indicazioni sulle tariffe.  16 sett - Traffico di migranti provenienti dalle rotte maghrebine, la Polizia di Stato di Palermo, in collaborazione con la locale Sisco e con il coordinamento del Servizio centrale operativo, ha avviato il monitoraggio delle pagine social ed i profili utilizzati dai trafficanti di esseri umani per promuovere i viaggi illegali dalle coste nordafricane a quelle nazionali. Le analisi sono state condotte anche dai poliziotti della Squadra mobile di Palermo.  Le associazioni criminali si servono dei social network per pubblicizzare le proprie attività illegali e sponsorizzare i servizi di trasporto. Diversi sono i contenuti utilizzati dai gestori di quelle pagine per attrarre nuovi "clienti", in alcuni casi venivano offerti prezzi scontati per donne e bambini, nonché veri e propri pacchetti viaggio per famiglie.  Nei siti erano ind

Isole Eolie: sei target per il 100% green entro il 2030, 61 milioni del “Pnrr”

 

Isole Eolie: da quest’anno sei target per il 100% green entro il 2030. 61 milioni del “Pnrr”: 2,6 MW di fotovoltaico, dissalatori e nuovi mezzi elettrici. Progetti e investimenti ai “Green Salina Energy Days” dal 5 al 7 giugno. Obiettivo finale abbattere 72mila tonnellate di CO2 l’anno, stop navi cisterna.

Palermo, 30 maggio 2024 – Isole Eolie 100% green entro il 2030: un
obiettivo possibile grazie al rapido avanzamento dell’“Agenda per la
transizione energetica delle isole minori europee”, promossa dal
Segretariato europeo “Clean Energy for EU Islands” istituito nel 2018 da
Commissione e Parlamento europei. Già dal 2019 Salina è una delle sei
isole europee designate “EU Pilot Island”, e, dal 2023, assieme alle sei
isole del Comune di Lipari, tutte le Eolie sono entrate a fare parte
delle “100% Renewable Energy Islands for 2030”: si tratta di 30 isole ed
arcipelaghi europei selezionati dal Segretariato e impegnati, con
l’assistenza tecnica del Politecnico di Torino, a redigere l’“Agenda per
la transizione energetica”, con l’ambizioso obiettivo di raggiungere il
100% di energia rinnovabile entro il 2030.

L’Agenda per le Eolie ha fissato sei nuovi target da raggiungere per il
2030: ulteriori impianti fotovoltaici per 2,6 MW di potenza totale
installata; il progetto di un impianto geotermico a Panarea per coprire
il 35% del fabbisogno dell’isola, compresa l’alimentazione di un
minidissalatore; il progetto di efficientamento delle reti idriche di
Salina; l’incentivazione della mobilità elettrica mediante sostituzione
praticamente gratuita degli scooter a benzina di proprietà degli isolani
con mezzi elettrici; l’acquisto di autocompattatori elettrici e altri
mezzi ecologici per la raccolta di rifiuti e l’igiene urbana; la
costituzione di Comunità energetiche rinnovabili e solidali nelle isole
maggiori.

Il team locale dell’“Agenda per la transizione” è costituito dai quattro
Comuni di Lipari, Malfa, Santa Marina Salina e Leni, dal Dipartimento
regionale dell’Energia, da Sel-Società elettrica liparese, da Athanor
Geotech, dall’associazione “Salina isola verde”, dall’associazione
“Isole sostenibili”, dall’associazione “Tecnici eoliani” e da
Federalberghi Isole Eolie. Le iniziative sono sostenute da numerosi
partner istituzionali e scientifici, pubblici e privati, e, da
quest’anno, anche da Ance Sicilia.

I sei obiettivi, con relativi progetti e investimenti, saranno messi a
fuoco da istituzioni, esperti e imprese nella settima edizione dei
“Green Salina Energy Days”, organizzati anche quest’anno
dall’associazione “Isole sostenibili” il 5 e 6 giugno prossimi, seguiti
dalla seconda edizione del “Blue Island Day”, il 7 giugno, entrambi
presso l’Auditorium del Comune di Malfa, a Salina.

Cosa è successo nell’ultimo anno

Dopo la sesta edizione del 2023 dei “Green Salina Energy Days”, nel
corso di quest’anno le Eolie hanno registrato una accelerazione verso la
transizione “green”, anche per spendere in tempo i circa 61 milioni
stanziati dal “Pnrr” con la misura “Isole verdi”: Salina è passata da
poco più di zero a oltre 300 kWp di potenza fotovoltaica installata,
Lipari da 120 a 500 kWp; si è chiuso il primo bando per la sostituzione
dei ciclomotori; si stanno progettando l’impianto di geotermia a Panarea
da 100 kW (1,5 milioni di euro); con il programma “Nesoi” l’Ati di
Messina ha completato lo studio di fattibilità per la rete idrica e il
dissalatore a Salina (7,9 milioni il costo totale); si stanno
progettando impianti fotovoltaici a Lipari per 700 kWp su Monte
Sant’Angelo e per 400 kWp su edifici comunali, e a Salina per oltre 600
kWp.

Dati e obiettivi

Secondo i dati del Parlamento europeo e di Eurostat, sono circa 2.400 le
isole europee abitate e non connesse alla terraferma, su cui vivono 20,6
milioni di persone, pari al 4,6% della popolazione europea, che
subiscono, fra l’altro, i maggiori costi e l’inquinamento legati alla
produzione di energia e all’importazione di combustibili fossili e di
acqua potabile. Finora sono 109 le isole europee che hanno assunto gli
impegni previsti dall’Agenda del “Segretariato europeo” per raggiungere
un equilibrio tra sviluppo e sostenibilità: fra queste, le italiane
Pantelleria, le sette Isole Eolie, Giglio e Giannutri, San Pietro,
Lampedusa e Linosa, Favignana e La Maddalena.

Secondo i “Piani comunali d’azione per l’energia e il clima” di Salina e
di Lipari finanziati dal Dipartimento regionale Energia, i residenti
nelle Eolie sono, complessivamente, circa 16.000, con un fabbisogno
annuo di energia di 76 GWh l’anno, un consumo di 463 tonnellate di gas
propano liquefatto, di quasi 3 milioni di litri di benzina, di quasi 2,1
milioni di litri di gasolio, che comportano l’emissione di 72.500
tonnellate di CO2 l’anno. La principale fonte di inquinamento è
rappresentata dai collegamenti marittimi, che incidono per il 60%,
seguiti dagli edifici (14%), mobilità interna (13%), attività terziarie
(11%), industria e agricoltura (3%). 

Ecco perché con il progetto “Nesoi” l’Autorità portuale dello Stretto ha progettato interventi per
l’elettrificazione delle banchine e l’abbattimento delle emissioni dei
collegamenti marittimi con l’arcipelago, e sempre con “Nesoi” lo studio
di fattibilità dei dissalatori per Salina, redatto da Ati di Messina,
prevede di rifornire Salina di acqua potabile per oltre 550.000 mc
all’anno, rendendo superfluo il servizio con le navi cisterna che costa
oggi allo Stato oltre 13 euro al metro cubo.

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