Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

Caro spiagge: Sicilia regione più economica, ma bisogna saper leggere bene

Caro spiagge: Sicilia regione più economica, ma bisogna leggere bene i dati. Dalla rilevazione dei prezzi dei servizi balneari di Federconsumatori per l'estate 2025 emerge che, anche quest'anno, la Sicilia è la Regione italiana più economica: ombrellone, sdraio, lettino e pedalò costano sensibilmente meno della media nazionale, e gli abbonamenti stagionali costano addirittura il 50% in meno.

 Palermo, 6 giugno 2025 - Come di consueto, Federconsumatori ha chiesto i prezzi dei vari servizi in un campione di lidi privati in tutta Italia. In Sicilia le rilevazioni dei prezzi sono state fatte nelle province di Palermo, Catania e Trapani.

Pur restando relativamente bassi, i prezzi di tutti i servizi balneari in Sicilia sono in

aumento rispetto al 2024: l'ombrellone costa il 4% in più, la sdraio il 3% in più, il lettino il

10% in più, l'abbonamento giornaliero l'11% in più, quello mensile il 5% in più, quello

stagionale il 3% in più e un'ora in pedalò o sup costa il 4% in più.

Gli incrementi, in media, sono quindi del 6%, un dato che è ben oltre l'inflazione e,

soprattutto, è il più alto (come crescita, in percentuale) tra tutte le Regioni.

Analizzando i dati si nota subito una cosa: ad aumentare di più sono i prezzi di lettini e

abbonamenti giornalieri, mentre crescono molto meno gli abbonamenti mensili e

stagionali.

E questo, purtroppo, vuol dire che i gestori dei lidi prevedono l'ennesima stagione di

turismo mordi e fuggi, che cercheranno di monetizzare al massimo alzando i prezzi di

quello che venderanno di più: il posto comodo con lettino per un giorno e l'abbonamento

complessivo per un giorno.

Inutile alzare molto i prezzi di un abbonamento mensile o stagionale, se si prevede che già

se ne venderanno pochi. Molto più redditizio alzare i prezzi del lettino per un giorno e

venderlo trenta volte in un mese.

"Sono dati dai quali emerge un giudizio dolce-amaro - commenta il presidente di

Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa - Da una parte non possiamo non vedere che i

servizi nelle spiagge siciliane costano molto meno che nel resto d'Italia, ma dall'altra non

possiamo nemmeno fare finta di non capire il perché: i siciliani non hanno soldi da

spendere per le vacanze, mentre i turisti ormai passano dalla Sicilia per pochi giorni".

E' utile ricordare, tra l'altro, che ad influire molto su questo segmento di consumo c’è il

drammatico aumento dei costi che i siciliani residenti nel resto d'Italia devono affrontare

per tornare a casa per le vacanze: se una famiglia di tre persone deve spendere 1.500

euro, o anche di più, di solo viaggio per stare due settimane in Sicilia, di sicuro non avrà

molto da spendere al lido.

"Purtroppo questa nostra valutazione - conclude Alfio La Rosa – non è quasi per nulla

diversa da quella che abbiamo fatto l'anno scorso, perché la situazione è praticamente

identica: il mare in Sicilia costa poco perché i siciliani sono sempre più in difficoltà, i turisti

restano sempre meno e perché venire in Sicilia costa sempre di più".

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