Palermo, omicidio di Paolo Taormina: confessa l'omicida, è un 28enne del quartiere Zen

Palermo, omicidio di di Paolo Taormina. Confessa l'omicida,  Gaetano Maranzano, un 28enne del quartiere Zen, rione periferico di Palermo. Maranzano è stato fermato dai carabinieri, che conducono le indagini, a casa della compagna, nel quartiere Cruillas : 'Ho perso il controllo', ha detto il giovane omicida. Paolo Taormina  aveva 21 anni ed era uscito dal pub gestito con i genitori per sedare una rissa scoppiata a poca distanza. 12/10/2025 - I palermitani piangono Paolo Taormina, 21 anni, assassinato la scorsa notte davanti al pub 'O Scruscio', il locale di famiglia che gestiva con i genitori e con la sorella Sofia. L'omicidio è avvenuto là, a poca distanza, sotto lo sguardo dei tanti giovani che affollavano la piazzetta della movida notturna. Paolo Taormina sarebbe intervenuto nel tentativo di sedare una rissa.  Quindi il fermo di Gaetano Maranzano, 28 anni, abitante nel quartiere Zen di Palermo, rione periferico ad alto tasso criminale. Maranzano è stato ferm...

Giornalisti e informazione libera: due interrogazioni parlamentari alla Commissione europea contro la crisi del pluralismo e la crescente pirateria digitale

 

PIRATERIA EDITORIALE E PLURALISMO IN CRISI. ANTOCI PORTA IL CASO A BRUXELLES: “Difendere la dignità dei giornalisti e l’informazione libera significa difendere la democrazia”

 

Bruxelles, 9 ottobre 2025 - L’eurodeputato Giuseppe Antoci (M5S) ha presentato due interrogazioni parlamentari alla Commissione europea, cofirmate dal collega Gaetano Pedullà, per chiedere una risposta comune alla crisi del pluralismo dell’informazione in Italia e alla crescente pirateria digitale che colpisce il settore editoriale. La prima interrogazione, elaborata a partire da uno studio della Federazione Italiana Editori Giornali (FIEG) sulla diffusione illegale di giornali e riviste tramite piattaforme social e app di messaggistica, chiede alla Commissione regole europee per la rimozione tempestiva e permanente delle diffusioni illegali, nonché una cooperazione rafforzata tra autorità nazionali e piattaforme digitali.

 

La seconda interrogazione si basa sulle conclusioni del Media Pluralism Monitor 2025 dell’European University Institute, che per l’Italia evidenzia un rischio medio-alto dovuto alla concentrazione della proprietà e alla mancanza di trasparenza nel mercato dei media.


La pirateria digitale e la concentrazione editoriale – dichiara Antoci – sottraggono dignità e valore al lavoro dei giornalisti e con essi viene meno un presidio essenziale della democrazia.
 

L’Europa – prosegue Antoci – deve garantire regole comuni per tutelare chi informa, chi investe nella qualità e chi crede in un’informazione libera da condizionamenti.  

Difendere i giornalisti e l’editoria – conclude Antoci – significa difendere i cittadini e il loro diritto a conoscere la verità.”

Commenti