I musei sono fondamentali per la conoscenza delle geoscienze. Germana Barone, Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Catania : "Garantire l'accessibilità scientifica significa coinvolgere gruppi spesso esclusi dalle strategie museali tradizionali, come nel caso delle fasce dei più giovani". 21/10/2025 - "In questo spirito, il Museo dei Saperi e delle Mirabilia Siciliane (Università di Catania) promuove la consapevolezza culturale attraverso le collezioni universitarie esposte e le mostre temporanee. A Padova abbiamo illustrato l’esempio della mostra internazionale “Da Babilonia a Baghdad - Sulle tracce di Hammurabi”, con reperti provenienti dal British Museum (Londra), dal Pergamon Museum (Berlino) e dai Musei Reali (Torino). La mostra ha integrato laboratori ludici dedicati ai bambini per semplificare argomenti complessi relativi alla Mesopotamia del II millennio a.C., mettendo in evidenza il ruolo geologico e archeologico dei geomateriali!".
La ricerca è stata presentata al recente Congresso Nazionale Congiunto della Società Italiana di Mineralogia e Petrologia e Società Geologica Italiana.
“I musei fungono da centri culturali dinamici che incoraggiano il dialogo e la curiosità attraverso esperienze interattive e inclusive. Garantire l'accessibilità scientifica significa coinvolgere gruppi spesso esclusi dalle strategie museali tradizionali, come nel caso delle fasce dei più giovani. In questo spirito, il Museo dei Saperi e delle Mirabilia Siciliane (Università di Catania) promuove la consapevolezza culturale attraverso le collezioni universitarie esposte e le mostre temporanee. Tra queste, un evento degno di nota è rappresentato dalla mostra internazionale “Da Babilonia a Baghdad - Sulle tracce di Hammurabi”, con reperti provenienti dal British Museum (Londra), dal Pergamon Museum (Berlino) e dai Musei Reali (Torino).
La mostra ha integrato laboratori ludici dedicati ai bambini per semplificare argomenti complessi relativi alla Mesopotamia del II millennio a.C., mettendo in evidenza il ruolo geologico e archeologico dei geomateriali. Il legame tra i dati geologici e le prove archeologiche fornisce approfondimenti interpretativi fondamentali sulle materie prime, il loro trattamento e la loro lavorazione per la ricostruzione delle antiche tecnologie di produzione e dei sistemi di approvvigionamento.
L'argilla, onnipresente nella cultura materiale mesopotamica, è una risorsa geologica fondamentale il cui studio consente di ricostruire processi produttivi, economici, storici e sociali. Tramite attività pratiche di manipolazione diretta dell’argilla, i bambini hanno ricreato oggetti esposti, come figurine fittili mesopotamiche e sigilli cilindrici, utilizzando stampi in silicone e simulando antiche tecniche di manifattura.
Il coinvolgimento tattile ha incoraggiato confronti critici con i materiali moderni (ad esempio la plastica), favorendo la riflessione sulla sostenibilità e l'uso delle risorse. Inoltre, l’uso di strumenti digitali che simulano l'analisi di sezioni sottili al microscopio ottico, ha permesso agli studenti più grandi di esplorare la struttura mineralogica della ceramica.
Le esperienze laboratoriali hanno messo in evidenza l'intero percorso interpretativo, dallo scavo all'esposizione museale, dimostrando come l'analisi dei geomateriali sia fondamentale per migliorare la comunicazione del patrimonio culturale. Incorporando strategie educative museali come l'interazione bambino-adulto, bambino-ambiente e bambino-tecnologia, l'iniziativa ha coinvolto i bambini a livello sensoriale, emotivo e cognitivo, dimostrando come la narrazione interdisciplinare del patrimonio culturale favorisca una maggiore accessibilità, alfabetizzazione e inclusione".
Lo ha affermato Germana Barone del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Catania.
La ricerca è stata presentata al recente Congresso Nazionale Congiunto della Società Italiana di Mineralogia e Petrologia e della Società Geologica Italiana, tenutosi a Padova, dalle ricercatrici Germana Barone; Grazia Nicotra; Alice Mendola; Marilisa Spironello; Antonella Bertino; Giovanna Corrente; Silvia Majorana; Aurora Borgesi; Maura Fugazzotto; Roberta Occhipinti, dell’ Università di Catania e dell’Università La Sapienza.
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