UNESCO, la cucina italiana Patrimonio dell’Umanità: per la Sicilia questo traguardo ha un valore doppio

Cucina italiana patrimonio dell'umanità. Valditara: “Orgoglio per una tradizione che vive ogni giorno nelle nostre scuole”.  CNA Sicilia: immenso orgoglio e legittima soddisfazione, per la nostra Isola, questo traguardo ha un valore doppio: sancisce il contributo fondamentale della Sicilia al patrimonio culinario nazionale e premia il lavoro quotidiano di migliaia di imprese artigiane, agricole e di trasformazione che ne sono le custodi attive. Roma, 10 dicembre 2025 - "Il riconoscimento della cucina italiana come patrimonio culturale immateriale dell’umanità è un motivo di profondo orgoglio per il nostro Paese: un tributo alla qualità straordinaria dei nostri prodotti e un attestato al valore culturale e identitario che la nostra cucina porta con sé. I saperi artigianali e la trasmissione intergenerazionale delle tecniche della nostra tradizione culinaria sono parte integrante della storia italiana. Nelle nostre scuole questo patrimonio vive ogni giorno sia nei percorsi ...

DIVIETO DI BRUCIARE STERPAGLIE: GRANDE SUCCESSO DELLA PETIZIONE CONTRO LE NORME NELL’AREA DEI NEBRODI

Gioiosa Marea (Me), 05/10/2011 - Grande successo della petizione avviata la settimana scorsa contro le norme che hanno introdotto il divieto di bruciare i residui vegetali prevedendo sanzioni penali per i trasgressori. Da una prima verifica risulta che a pochi giorni della distribuzione dei moduli solo a Gioiosa Marea sono state raccolte circa 800 firme. La raccolta è stata avviata in moltissimi altri paesi ed in particolare a Patti, Librizzi, Montagnareale, S. Piero Patti, Raccuja, Ucria, Sinagra, Brolo, Piraino, S. Angelo di Brolo e Tortorici nei quali sono state raccolte moltissime firme.

Il dissenso dei cittadini verso tali norme e radicale ed in tantissimi si sono fatti parte attiva per diffondere capillarmente la petizione e raccogliere firme. Il giudizio unanimemente espresso è che si tratti, nel migliore dei casi, di norme cervellotiche.

Anche le amministrazioni comunali si sono mostrate sensibili sull’argomento e molti Consigli Comunali hanno in programma l’approvazione di ordini del giorno e mozioni finalizzate ad intraprendere ulteriori iniziative per ottenere l’abrogazione delle norme.
La raccolta delle firme proseguirà almeno per tutto il mese di ottobre e quindi tutti coloro che non lo hanno ancora fatto hanno la possibilità di sottoscrivere la petizione e di sensibilizzare altri a sottoscriverla.
Grandissimo successo anche del gruppo costituito su facebook che in pochi giorni ha raggiunto 700 membri. Per chi naviga in rete è uno strumento utilissimo in quanto, in ogni realtà, consente di mettersi in contatto con le persone che sostengono l’iniziativa e sono attive nel portarla avanti.

Vi sono tutte le premesse per raccogliere molte migliaia di firme (in alcuni posti i sottoscrittori potrebbero essere la maggioranza della popolazione). Sarebbe un messaggio chiarissimo ed inequivocabile che i governanti non potrebbero ignorare e legittimerebbe anche gli amministratori locali ad interventi forti in quanto un sindaco non può ignorare il dissenso espresso da gran parte dei propri cittadini rispetto a norme discutibili ed a quel punto ha titoli ed autorevolezza per intervenire con tutti gli strumenti disponibili per risolvere i loro problemi ed alleviare il loro disagio.

Nel prosieguo si valuterà l’opportunità di indire delle manifestazioni pubbliche coinvolgendo cittadini ed istituzioni ed alla chiusura della raccolta si valuterà anche la possibilità di invitare i destinatari della petizione ad una pubblica manifestazione per la consegna delle firme.
Tuttavia è auspicabile che nelle more, anche a seguito dei moltissimi segnali di dissenso provenienti dai cittadini, il problema possa essere risolto dalle autorità preposte ed in tal senso sono positive le prese di posizione di alcuni deputati regionali (Rinaldi e Corona) del Commissario dell'Ente Parco dei Nebrodi, Nino Ferro, che hanno evidenziato le storture della legge e la necessità di apportare, quantomeno, delle modifiche.

Vincenzo Amato

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