Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

DIRITTI DELL’INFANZIA 25 ANNI DOPO: DIMINUITO IL LAVORO MINORILE, QUELLO GIOVANILE PURE, MOLTISSIMO

Ricorre oggi, nel 25° anniversario dall’approvazione della Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia, la Giornata internazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, ma non sembra che in giro vi sia un gran fervore per rammentarlo almeno nelle scuole e nelle comunità
Roma 19 novembre 2014 –
Sulla situazione dei diritti dei minori in Italia sembra ripercuotersi gravemente la difficile situazione socioeconomica del Paese, specie nei primi anni di vita dei bambini. L’Italia, così, non sembra essere un Paese per giovani e neppure per bambini. Nel 7° rapporto del 2013-2014 emerge chiara cosa generano gli scarsi investimenti pubblici per la prima infanzia: diritto all’istruzione, alla sicurezza, al gioco, alla famiglia e alla sono solo parole sulla carta.

Su FB, Margherita Ogliastro scrive: “Alla Convenzione ONU non gliene frega un accidente dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, hanno solo messo nero su bianco qualcosa che nessun governo si prende la briga di fare rispettare! Complimenti!”
La pagina è quella dielle Donne della Polizia Di Stato: “Matrimoni precoci, una violazione dei diritti umani” e parla delle spose bambine.

Le "spose bambine" sono innanzitutto ragazze alle quali sono negati diritti umani fondamentali: sono più soggette, rispetto alle spose maggiorenni, a violenze, abusi e sfruttamento. Inoltre, esse vengono precocemente sottratte all'ambiente protettivo della famiglia di origine e alla rete di amicizie con i coetanei e con gli altri membri della comunità, con conseguenze pesanti sulla sfera affettiva, sociale e culturale.

I matrimoni precoci contravvengono ai principi della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, che sancisce il diritto, per ogni essere umano sotto i 18 anni, ad esprimere liberamente la propria opinione (art. 12) e il diritto a essere protetti da violenze e sfruttamento (art. 19), e alle disposizioni di altri importanti strumenti del diritto internazionale.

Claudio Guerri, sulla stessa pagina in un commento scrive: “I bimbi son bimbi, provate a guardarli mentre giocano, quanto entusiasmo mettono nel farlo e quanto son felici e spensierati. Ancora innocenti "animaletti". Come possono questi cannibali togliere i momenti davvero felici alla loro vita? Imperituro odio il mio per questi schifosi... "Umani"? Io quando li incrocio, mi prende male...
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato al Direttore generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura - FAO, Josè Graziano Da Silva e alle autorità e ai partecipanti alla seconda Conferenza Internazionale sulla Nutrizione, il seguente messaggio:

"La decisa e vigorosa mobilitazione internazionale per sconfiggere la piaga della fame e della malnutrizione, che affligge ancora oggi milioni di persone, ha permesso di conseguire significativi progressi da quando, nel 1992, ebbe luogo la prima edizione della Conferenza. Sono convinto che un significativo contributo in questo senso potrà giungere anche dall'Esposizione universale di Milano, dedicata proprio ai temi della nutrizione e dello sviluppo sostenibile del nostro pianeta. In questo spirito, formulo agli organizzatori e ai partecipanti calorosi voti di successo e auguri di buon lavoro".
Da parte del ministro della Pubblica istruzione Stefania Giannini sembrerebbero non esserci segnali in tale direzione.

L’Unicef parla di “Progressi senza precedenti “ e li elenca sul proprio sito web:

1. Riduzione della mortalità infantile

Dal 1990 il tasso di mortalità infantile sotto i cinque anni è stato quasi dimezzato, passando dai 12,6 milioni di decessi annui del 1990 ai 6,3 milioni del 2013.

2. Istruzione

Tra il 1990 e il 2012, il numero di bambini privi di accesso alla scuola primaria è diminuito di oltre il 40%, scendendo da oltre 100 (1990) a 57 milioni nel 2011. La qualità dell'insegnamento è però l’ostacolo principale: almeno 250 milioni di bambini non sono ancora in grado di leggere, scrivere e far di conto, che vadano a scuola o meno.

3. Vaccinazioni

Ogni anno oltre 100 milioni di bambini vengono vaccinati. Ciononostante, ancora il 20% della popolazione infantile mondiale - quella più povera - non riceve regolari vaccinazioni pediatriche. Dal 1988 i casi di polio nel mondo sono diminuti di oltre il 99%.

8. Lavoro minorile

Il numero di bambini tra i 5 e i 17 anni coinvolti nel lavoro minorile è diminuito di circa un terzo dal 2000 a oggi, ma un bambino su quattro nei paesi meno sviluppati lavora. Complessivamente 168 milioni di bambini sono ancora costretti a lavorare.

9. Povertà

La quota della popolazione mondiale che vive con meno di 1,25 dollari al giorno si è ridotta dal 47% del 1990 al 20% del 2010.

La povertà colpisce soprattutto i bambini, creando un ambiente che non ne favorisce il sano sviluppo e mina le loro opportunità di vita. Circa la metà (47%) delle persone che vive in condizioni di povertà estrema nel mondo ha meno di 18 anni.

Progressi normativi e istituzionali in Italia

Dalla ratifica della Convenzione da parte del nostro Parlamento, nel 1991, l’Italia ha compiuto numerosi passi avanti, adottando nuove leggi per dare attuazione a quanto previsto dal trattato. I principali progressi normativi – che presentiamo di seguito - costituiscono un’architettura solida per garantire i diritti dei bambini, soprattutto quando trovano riscontro in politiche efficaci capaci di fare la differenza per la loro vita:

1. Legge 27 maggio 1991, n.176 (“Ratifica ed esecuzione della convenzione sui diritti del fanciullo, fatta a New York il 20 novembre 1989”)
2. Legge 5 febbraio 1992, n. 104 ("Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate")
3. Legge 28 agosto 1997, n. 285 ("Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l'infanzia e l'adolescenza")
4. Legge 23 dicembre 1997, n. 451 ("Istituzione della Commissione parlamentare per l'infanzia e dell'Osservatorio nazionale per l'infanzia")
5. Legge 6 marzo 1998, n. 40. ("Disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero)
6. Legge 8 gennaio 2001, n. 2 ("Abrogazione dell'articolo 3 della legge 31 maggio 1975, n. 191, in materia di arruolamento dei minorenni")
7. Legge 28 marzo 2001, n. 149 ("Modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184, recante «Disciplina dell’adozione e dell’affidamento dei minori», nonché al titolo VIII del libro primo del codice civile")
8. Legge n. 154 del 5 Aprile 2001 ("Misure contro la violenza nelle relazioni familiari")
9. Legge 11 marzo 2002, n. 46 ("Ratifica ed esecuzione dei protocolli opzionali alla Convenzione dei diritti del fanciullo, concernenti rispettivamente la vendita dei bambini, la prostituzione dei bambini e la pornografia rappresentante bambini ed il coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati, fatti a New York il 6 settembre 2000")
10. Legge 11 agosto 2003, n. 228 ("Misure contro la tratta di persone")
11. Legge 9 gennaio 2006, n. 7 ("Disposizioni concernenti la prevenzione e il divieto delle pratiche di mutilazione genitale femminile")
12. Legge 6 febbraio 2006 n. 38 (“Disposizioni in materia di lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pedopornografia anche a mezzo Internet”)
13. Legge 8 febbraio 2006, n. 54 (“Disposizioni in materia di separazione dei genitori e affidamento condiviso dei figli”)
14. Legge 12 luglio 2011, n. 112 (Istituzione dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza)
15. Legge 10 dicembre 2012, n. 219 (“Disposizioni in materia di riconoscimento dei figli naturali”)

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