
(AGI) - Roma, 31 ago. - Monta la protesta dei lavoratori precari della scuola. Come preannunciato dai sindacati, l'inizio dell'anno scolastico appare contrassegnato da manifestazioni di docenti e personale Ata a cui non sono stati riconfermati gli incarichi. Il malessere e' partito dal Sud ma domani la protesta contro i tagli decisi dal ministro Gelmini sale al Nord: a Torino, Flc-Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola hanno dato appuntamento davanti all'Ufficio Scolastico Regionale. Oggi, mentre gli Uffici scolastici provinciali procedevano alle chiamate per l'assegnazione degli incarichi, vi sono stati sit-in a Catania e a Messina mentre a Palermo e' proseguito il presidio che da diversi giorni i precari attuano davanti all'ex Provveditorato di via Praga, dove due di loro attuano lo sciopero della fame. Le tre citta' sono quelle maggiormente penalizzate, con un migliaio di posti in meno ciascuna su un totale di circa 5.000 in tutta la Sicilia. A Palermo i dimostranti hanno ricevuto la solidarieta' del Pd, manifestata dal coordinatore nazionale della mozione Franceschini, Piero Fassino, che si e' recato a incontrarli in via Praga assieme ad alcuni esponenti locali del partito. A Napoli, un gruppo di una cinquantina di docenti precari ha occupato la sala d'attesa dell'Ufficio scolastico regionale in via Ponte della Maddalena. I precari facevano parte di un corteo di prostesta estemporaneo per i tagli al personale docente e amministrativo che in Campania tocca oltre 8mila posti di lavoro. A Benevento, dopo la seconda notte sul tetto dell'ex provveditorato agli studi, le 7 insegnanti precarie sannite che protestano contro i tagli al personale docente e amministrativo hanno avuto un presidio affollato da colleghe e colleghi che hanno manifestato la loro solidiarieta'.
Un'assemblea ha deciso di aprire le iscrizioni alla scuola popolare alternativa che sara' organizzata presso il presidio permanente, con corsi di recupero gratuiti per i bambini e i giovani del rione Liberta' in cui e' sita la struttura. In Calabria, circa 500 precari hanno manifestato davanti l'Ufficio scolastico provinciale e poi davanti l'ingresso della Prefettura di Cosenza.
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