Democrazia partecipata: i dieci Comuni dell’Area Metropolitana di Messina che andranno alle amministrative a giugno

  VERSO LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DI GIUGNO APPROFONDIMENTO SUI PROCESSI DI DEMOCRAZIA PARTECIPATA NEI DIECI COMUNI DEL MESSINESE CHE ANDRANNO AL VOTO. Lettera aperta di “Spendiamoli Insieme” a candidati e cittadini. “La democrazia partecipata diventi tema di dibattito elettorale”.  29/03/2024 - Sono dieci i Comuni dell’Area Metropolitana di Messina che andranno a elezioni amministrative a giugno (in contemporanea con le Europee). È ancora troppo presto per sapere se i candidati renderanno o meno la democrazia partecipata tema di dibattito elettorale. Ma il team del progetto di monitoraggio civico “Spendiamoli Insieme”, realizzato da Parliament Watch Italia con il sostegno di Fondazione CON IL SUD, ci prova a far sì che lo diventi, verificando quanto succede in ciascuno dei 10 Comuni. Una sorta di “lettera aperta” ai futuri candidati alle amministrative e, ancor di più, ai cittadini elettori per ricordare che «la democrazia partecipata è una cartina di tornasole del dialogo – o della

AGRICOLTURA, LOMBARDO: “IL SISTEMA DELL’AGRICOLTURA IN SICILIA VA RADICALMENTE RIFORMATO”

Catania, 30 gennaio 2010 – “Il sistema dell’agricoltura in Sicilia va radicalmente riformato”. Lo ha affermato il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, nel corso dell’incontro nella sede di Catania della Presidenza della Regione alla quale hanno preso parte anche l’assessore alle risorse agricole e alimentari Titti Bufardeci e i direttori per gli interventi
strutturali e infrastrutturali Rosa Barresi e Salvatore Barbagallo. “Occore tagliare – ha aggiunto Lombardo – enti inutili e privatizzare ove possibile. Reperiremo inoltre tutte le risorse disponibili per l’acquisizione delle arance di seconda: se ne ricaveranno succhi da donare agli ospedali o alle scuole. Questo intervento consentirà di liberare il mercato dai prodotti di seconda fascia, garantendo le arance di qualità. Poi toccherà ai nodi strutturali che stanno venendo al pettine a partire dai rapporti con la grande distribuzione organizzata e ai controlli su prodotti che arrivano dall’estero” .
Presenti anche alcuni deputati regionali, numerosi sindaci e amministratori locali dei comuni agrumicoli, rappresentanti sindacali, braccianti e produttori. “Nella prima giunta utile – ha dichiarato l’assessore Buffardeci – vareremo la misure per l’acquisto dei prodotti da succo attingendo al fondo di solidarietà. Alcuni degli accordi con la grande distribuzione sono già in fase di predisposizione. Discuteremo anche della promozione dei nostri prodotti attingendo alla legge 499. E infine rafforzeremo i controlli dei prodotti che arrivano in Sicilia: c’è il pieno impegno del governo”.
L’assessore Michele Cimino ha poi replicato all’ex assessore Giovanni La Via che in alcune dichiarazioni aveva espresso critiche al modo in cui la Regione ha impostato le linee politiche sull’agricoltura. “A proposito di fallimenti – ha detto - bisogna ricordare che La Via ha consentito un taglio di 50 milioni di euro stanziati dalla finanziaria nazionale 2008. Erano fondi destinati agli agricoltori per i danni della peronospora della vite. Dimentica chi è stato assessore all’agricoltura negli ultimi anni? Vuole forse affermare che la crisi del settore è un problema degli ultimi sei mesi?”. Cimino ha riepilogato alcune delle misure adottate durante il suo mandato: “Con una misura del Psr Sicilia 2007-2013 l’assessorato ha finanziato interventi promozionali, per consorzi di tutela, consorzi di produttori e associazioni di produttori fornendo contributi fino al 70 per cento per la partecipazione alla principali manifestazioni fieristiche internazionali a partire dal Vinitaly. L’assessorato ha anche organizzato ‘incoming’ di acquirenti, distributori e produttori cinesi che hanno avuto visitato le cantine della Sicilia occidentale apprezzando la qualità e la peculiarità del prodotto, avviando intese commerciali per l’acquisto di vino imbottigliato e sfuso. Sono state infine finanziate attività promozionali in paesi extraeuropei”.

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