Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

PONTE SULLO STRETTO: L’ARS APPROVA L’EMENDAMENTO PER LA REVOCA DEFINITIVA DEL PROGETTO

Palermo, 23/01/2013 – L’Assemblea Regionale Siciliana nella seduta di ieri 22 gennaio ha approvato la mozione presentata da Fabrizio Ferrandelli del partito democratico che impegna il governo regionale ''a porre in essere tutte le iniziative per revocare in via definitiva il progetto per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina e alla contestuale destinazione delle somme a infrastrutture che valorizzino il territorio siciliano''.
Altri tre emendamenti aggiuntivi a firma dell’onorevole Valentina Zafarana ed altri sono stati presentati: emendamento 6.3: «Al termine del testo vigente, si aggiunge quanto segue: “a porre in essere tutte le iniziative necessarie ed in suo potere, ai sensi dell’art. 21 dello Statuto della Regione Siciliana, per l’estinzione della Società Stretto di Messina S.p.A. senza costi aggiuntivi per la P.A.”»; emendamento 6.2: «Al termine del testo vigente, si aggiunge quanto segue: “a procedere alla sostituzione della propria rappresentanza in seno alla Società Stretto di Messina S.p.A., in modo da garantire la piena consonanza con gli intendimenti politici del Governo Regionale, la più ampia tutela dell’interesse collettivo, la tutela del sito naturale dello Stretto”»;
- emendamento 6.1: «Dopo le parole:”il territorio siciliano” aggiungere il seguente periodo: “con
opere di prevenzione del dissesto idrogeologico ed interventi di monitoraggio e ripristino strutturale e antisismico degli edifici pubblici”».

Il deputato regionale Pdl Antonino Germanà in proposito da dichiarato in una nota: «Senza Ponte siamo fuori dalla competizione e dai mercati, ritengo non ci possa essere una sola motivazione valida per dire no ad un opera che ha ottenuto il via libera dai massimi organismi statali: Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Anas, Ferrovie dello Stato, CIPE». Queste la dichiarazione del deputato messinese Nino Germaná nel suo intervento a Sala d’Ercole durante la discussione sulla mozione Ponte sullo Stretto di Messina.

«Dopo aver bandito una gara internazionale, oltre a perdere di credibilità - continua il deputato - nel caso di rescissione di contratto pagheremmo una penale di un miliardo di euro, a fronte di due miliardi di investimento, inoltre per quanto riguarda la logistica integrata, mentre gli altri stati a noi vicini si stanno organizzando con il progetto Ferrmed per attrarre i flussi di merci che entrano dal canale di Suez e che porterebbero ricchezza e lavoro, noi resteremmo indietro ma ci consoleremo col fatto che gli uccelli migratori e i delfini non avranno cambiato le loro rotte».

Commenti

  1. Brava Valentina il mio voto per te e' sevito,continua cosi!
    Grmana`ha perso un' altra occasione per stare zitto, visto che le approvazione citate sono di enti squalificati che vanno completamente rinnovati.

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