UNESCO, la cucina italiana Patrimonio dell’Umanità: per la Sicilia questo traguardo ha un valore doppio

Cucina italiana patrimonio dell'umanità. Valditara: “Orgoglio per una tradizione che vive ogni giorno nelle nostre scuole”.  CNA Sicilia: immenso orgoglio e legittima soddisfazione, per la nostra Isola, questo traguardo ha un valore doppio: sancisce il contributo fondamentale della Sicilia al patrimonio culinario nazionale e premia il lavoro quotidiano di migliaia di imprese artigiane, agricole e di trasformazione che ne sono le custodi attive. Roma, 10 dicembre 2025 - "Il riconoscimento della cucina italiana come patrimonio culturale immateriale dell’umanità è un motivo di profondo orgoglio per il nostro Paese: un tributo alla qualità straordinaria dei nostri prodotti e un attestato al valore culturale e identitario che la nostra cucina porta con sé. I saperi artigianali e la trasmissione intergenerazionale delle tecniche della nostra tradizione culinaria sono parte integrante della storia italiana. Nelle nostre scuole questo patrimonio vive ogni giorno sia nei percorsi ...

AUTO BLU AI DEPUTATI QUESTORI ALL’ARS: “TOGLIERLE O CANTARE FUORI DAL CORO?”

Dopo l’attentato del 28 aprile davanti a Palazzo Chigi il neo ministro dell’interno, Angelino Alfano, ha raccomandato di utilizzare le macchine di servizio e farsi proteggere dalla scorta. Nel corso dell’ultima seduta dell’Assemblea Regionale Siciliana, il 29 aprile, il deputato Gianfranco Vullo (Pd) è intervenuto per sostenere che i deputati questori rinuncino alle auto di servizio visto che svolgono la loro attività "solo ed esclusivamente in questo Palazzo".
"Lo so, signor Presidente, il mio intervento è fuori dal coro....”. Intanto il bilancio dell'Assemblea Siciliana appena approvato pur riducendo la spesa di circa 11 milioni di euro, vede aumentare alcune voci, come le spese per il Consiglio di presidenza, che aumentano di 965 mila euro, passando da 2,8 milioni a 3,7 milioni di euro. Tali fondi sono destinati agli undici componenti dell'ufficio di presidenza, due in più dei 9 previsti

Palermo, 30/04/2013 – Dopo l’attentato del 28 aprile davanti a Palazzo Chigi, a Roma, proprio mentre i ministri del nuovo governo Letta stavano giurando al Quirinale davanti al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il neo ministro dell’interno, Angelino Alfano, ha raccomandato durante la relazione al Consiglio dei ministri di “non avere remore a utilizzare le macchine di servizio e farsi proteggere dalla scorta”.


Nel corso dell’ultima seduta dell’Assemblea regionale Siciliana, il 29 aprile (proseguita il 30), il deputato Gianfranco Vullo (Pd) è intervenuto per sostenere con” un po’ in imbarazzo perché dopo la relazione fatta in maniera egregia dall’onorevole Rinaldi, credo che noi dobbiamo dare anche un buon esempio, mi sembra che a partire dall’Ufficio di Presidenza debba darsi il buon esempio”, Vullo ha voluto parlare di ‘risparmio’.

“Credo che in questi mesi, in questi giorni e in queste ore succedano delle cose che lasciano un po’ perplessi tutti noi cittadini. Mentre invece i cittadini soffrono la mancanza di lavoro e tutto quello che c’è attorno alla carenza del lavoro, noi, in quest’Aula, magari facciamo delle cose che non sono consone con quelle che si aspettano i cittadini. Non me ne vogliano i deputati questori ma io vorrei capire a che servono le macchine dei deputati questori, dato che la loro attività si svolge solo ed esclusivamente in questo Palazzo. Signor Presidente, da giorno 2 maggio, l’Ufficio di Presidenza si riunisca e si faccia dare le chiavi delle automobili dei deputati questori. Il mio amico onorevole Oddo mi guarda male ma, purtroppo, questa è la mia idea, l’ho manifestata alcune volte. Io credo che i deputati segretari e i deputati questori che hanno un budget, questo budget non glielo possiamo da re più, facciano un sacrificio, glielo dobbiamo togliere. Credo che questa sia una delle cose che dobbiamo fare in questa Assemblea. Ai deputati presidenti che hanno una indennità in
più è arrivato il momento di toglierla. E’ insopportabile sia per la nostra Istituzione, ma è in sopportabile soprattutto per i cittadini. Questo è quello che bisogna fare. Lo so, signor Presidente, il mio intervento è fuori dal coro, ma sicuramente.

Il presidente Ardizzione ha risposto: “Onorevole Vullo, abbassiamo i toni tutti.”

Vullo. “Io sono abituato a tenere sempre i toni bassi, signor Presidente, però, alcuni privilegi,
purtroppo, non li possiamo più mantenere ed è arrivato il momento in cui li dobbiamo togliere ad
ognuno di noi.”

Gianfranco Vullo, eletto nella 'Lista Crocetta' è poi passato al Movimento del Territorio, poi ai Democratici riformisti di Salvatore Cardinale e Salvo Andò, quindi è passato al Partito Democratico. Con l'ingresso di Gianfranco Vullo il Pd passa a 18 deputati all'ARS.

Commenti