Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

CITTADINANZATTIVA: LE CIRCOSCRIZIONI IN SICILIA UN AUTENTICO SPERPERO DI DENARO PUBBLICO, E PENSARE CHE BASTEREBBE RECEPIRE LA LEGGE 191

CittadinanzAttiva non può assistere in silenzio di fronte ad un così chiaro sperpero di denaro pubblico senza alcuna utilità per i cittadini. Per giungere alla immediata soppressione delle Circoscrizioni in Sicilia, così come in atto sono, è sufficiente che l’ARS recepisca la legge 23 dicembre 2009, n.191

Messina, 05/05/2013 - Nonostante l’art. 2 della L. 23 dicembre 2009, n. 191 abbia soppresso le Circoscrizioni di decentramento comunale nei Comuni con popolazione inferiore a 250.000 abitanti, a Messina, ormai ridotta a 243.262 abitanti, tale norma non si applica, data la prevalenza costituzionale dell’art. 15 dello Statuto Speciale per la Regione Siciliana che al terzo comma recita testualmente “3. Nel quadro di tali principi generali spetta alla Regione la legislazione esclusiva e l'esecuzione diretta in materia di circoscrizione, ordinamento e controllo degli enti locali”, norma giudicata costituzionalmente corretta da più sentenze dell’Alta Corte per la Sicilia.

Prima di assumere le proprie determinazioni CittadinanzAttiva ha deciso di attingere notizie direttamente alla fonte sullo stato di attuazione e di operatività delle Circoscrizioni del Comune di Messina scrivendo, in data 28 marzo 2013, ai Presidenti delle sei Circoscrizioni, nessuno dei quali, a tutt’oggi, ha risposto.

Pertanto, utilizzando le notizie disponibili e sperando di non essere troppo lontani dal vero, alle nostre Circoscrizioni, che secondo la legge regionale 16 dicembre 2008, n. 22 dovrebbero gestire i SERVIZI DI BASE, 1) servizi demografici; 2) servizi sociali e di assistenza sociale; 3) servizi scolastici ed educativi; 4) attività e servizi culturali, sportivi e ricreativi in ambito circoscrizionale, sono stati delegati, secondo quanto previsto dall’art.69 dello Statuto Comunale, soltanto i servizi demografici.

Di tale situazione si ha conferma leggendo il bilancio comunale, 2012, nella parte relativa alle Circoscrizioni: Spese per l’espletamento delle funzioni delegate ai quartieri indennità consiglieri di circoscrizione. Missioni: € 1.262.210,15 e Indennità di carica dei presidenti di circoscrizioni: € 136.333,00, mentre per lo svolgimento degli altri compiti si prevedono soltanto cifre irrisorie.

Naturalmente, per principio, CittadinanzAttiva è per la rappresentanza popolare il più vicino possibile ai cittadini, ma non può assistere in silenzio quando si è di fronte ad un così chiaro sperpero di denaro pubblico senza alcuna utilità per i cittadini.
Questo comporta la necessità di ripensare alle modalità di rappresentanza ed al trasferimento effettivo dalla sede centrale alle circoscrizioni delle competenze per essere in grado di dare immediate risposte ai cittadini, senza conservare una doppia gestione, che comporterebbe inefficacia e sperpero di denaro pubblico.
Per giungere alla immediata soppressione delle Circoscrizioni in Sicilia, così come in atto sono, è sufficiente che l’ARS recepisca la legge 23 dicembre 2009, n.191.

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