Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

CITTADINANZATTIVA: LE CIRCOSCRIZIONI IN SICILIA UN AUTENTICO SPERPERO DI DENARO PUBBLICO, E PENSARE CHE BASTEREBBE RECEPIRE LA LEGGE 191

CittadinanzAttiva non può assistere in silenzio di fronte ad un così chiaro sperpero di denaro pubblico senza alcuna utilità per i cittadini. Per giungere alla immediata soppressione delle Circoscrizioni in Sicilia, così come in atto sono, è sufficiente che l’ARS recepisca la legge 23 dicembre 2009, n.191

Messina, 05/05/2013 - Nonostante l’art. 2 della L. 23 dicembre 2009, n. 191 abbia soppresso le Circoscrizioni di decentramento comunale nei Comuni con popolazione inferiore a 250.000 abitanti, a Messina, ormai ridotta a 243.262 abitanti, tale norma non si applica, data la prevalenza costituzionale dell’art. 15 dello Statuto Speciale per la Regione Siciliana che al terzo comma recita testualmente “3. Nel quadro di tali principi generali spetta alla Regione la legislazione esclusiva e l'esecuzione diretta in materia di circoscrizione, ordinamento e controllo degli enti locali”, norma giudicata costituzionalmente corretta da più sentenze dell’Alta Corte per la Sicilia.

Prima di assumere le proprie determinazioni CittadinanzAttiva ha deciso di attingere notizie direttamente alla fonte sullo stato di attuazione e di operatività delle Circoscrizioni del Comune di Messina scrivendo, in data 28 marzo 2013, ai Presidenti delle sei Circoscrizioni, nessuno dei quali, a tutt’oggi, ha risposto.

Pertanto, utilizzando le notizie disponibili e sperando di non essere troppo lontani dal vero, alle nostre Circoscrizioni, che secondo la legge regionale 16 dicembre 2008, n. 22 dovrebbero gestire i SERVIZI DI BASE, 1) servizi demografici; 2) servizi sociali e di assistenza sociale; 3) servizi scolastici ed educativi; 4) attività e servizi culturali, sportivi e ricreativi in ambito circoscrizionale, sono stati delegati, secondo quanto previsto dall’art.69 dello Statuto Comunale, soltanto i servizi demografici.

Di tale situazione si ha conferma leggendo il bilancio comunale, 2012, nella parte relativa alle Circoscrizioni: Spese per l’espletamento delle funzioni delegate ai quartieri indennità consiglieri di circoscrizione. Missioni: € 1.262.210,15 e Indennità di carica dei presidenti di circoscrizioni: € 136.333,00, mentre per lo svolgimento degli altri compiti si prevedono soltanto cifre irrisorie.

Naturalmente, per principio, CittadinanzAttiva è per la rappresentanza popolare il più vicino possibile ai cittadini, ma non può assistere in silenzio quando si è di fronte ad un così chiaro sperpero di denaro pubblico senza alcuna utilità per i cittadini.
Questo comporta la necessità di ripensare alle modalità di rappresentanza ed al trasferimento effettivo dalla sede centrale alle circoscrizioni delle competenze per essere in grado di dare immediate risposte ai cittadini, senza conservare una doppia gestione, che comporterebbe inefficacia e sperpero di denaro pubblico.
Per giungere alla immediata soppressione delle Circoscrizioni in Sicilia, così come in atto sono, è sufficiente che l’ARS recepisca la legge 23 dicembre 2009, n.191.

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