Ponte sullo Stretto: "Opera faraonica dal sapore coloniale"

Ponte sullo Stretto, Leoluca Orlando, candidato alle Europee per Alleanza Verdi Sinistra, a 24 Mattino su Radio 24: Opera faraonica dal sapore coloniale  14/05/2024 - “14 miliardi per realizzare un'opera che tecnicamente non è realizzabile, che massacra l'ambiente non soltanto quello geografico ma anche quello umano con intere deportazione di migliaia di famiglie. Un’opera che insiste per una parte, quella calabrese, sulla falda sismica essendo la zona di Messina esposta ai terremoti. 14 miliardi per un'opera faraonica che sembra un'opera coloniale. Alla Calabria e alla Sicilia si dà una grandissima opera che non si riuscirà mai a realizzare e che impegna 14 miliardi dei quali se ne spenderanno due o tre miliardi soltanto per pagare qualche progettista scelto probabilmente da qualche politico compiacente. Immaginiamo 14 miliardi collocati nel clima del porto di Genova!  È ammissibile che si attrae l'attenzione su quest'opera faraonica dal sapore coloniale e poi

FIUMARA D’ARTE: IL CIRCUITO MUSICALE SICILIANO A SOSTEGNO DELLA BATTAGLIA ETICA DI ANTONIO PRESTI

Castel di Tusa, 07/05/2013 - Il Circuito Musicale siciliano si associa alla battaglia di moralizzazione di Antonio Presti per una rinascita etica e morale della Sicilia e un riconoscimento dei valori di legalità e qualità chi scrive rappresenta una parte importante delle associazioni concertistiche siciliane, finanziate con la L. R. 44/85.
Da quando esiste questa Legge in modo ordinato e capillare abbiamo contribuito a diffondere la musica in tutta la Sicilia, nelle zone meno servite come nelle grandi città, nelle scuole come nelle carceri, raggiungendo un pubblico di oltre 100.000 spettatori annui e con un indotto di circa 2500 lavoratori. Tutto questo è stato realizzato con le briciole delle enormi somme che la Regione Sicilia destina ogni anno al comparto culturale. Solo che a differenza dei grandi Teatri pubblici, che ottengono oltre il 90% delle risorse e che spendono oltre il 95% delle stesse in stipendi e spese di gestione, spesso con sprechi scandalosi, noi destiniamo per legge almeno il 70% delle nostre risorse alla produzione. Inoltre attiriamo in Sicilia oltre € 800.000 di fondi ministeriali provenienti dal FUS.

Il nostro unico ma grave difetto è quello di essere privati e indipendenti, non abbiamo politici nei nostri CDA, non abbiamo masse sindacalizzate da mandare in piazza e quindi siamo sempre tra i primi a pagare. Nell’arco di 3 anni abbiamo subito un taglio di oltre il 50% delle già esigue somme che la Regione destina alla Legge 44: con i compensi di un dirigente regionale noi ci organizziamo un intera stagione concertistica!
Purtroppo un oscuro Assessore alcuni anni fa inserì il nostro capitolo di bilancio nella Tabella H per poter comodamente scippare e distribuire ad personam, con una norma assai discutibile, fondi dal capitolo della nostra Legge ai suoi amici e clientes.

Noi invece rispondiamo a norme di legge, a circolari che regolano domande e rendicontazioni, a nuclei di valutazione, a tutto l’impianto di norme e verifiche di un paese civile, con la differenza che le assegnazioni ci arrivano sempre quando le stagioni le abbiamo già concluse e sono anni che rischiamo e spesso perdiamo danari di tasca nostra, chiediamo prestiti bancari mettendo a repentaglio i nostri beni e la serenità delle nostre famiglie. Questa vergogna deve finire, la Tabella H deve essere abolita! I fondi devono essere distribuiti secondo principi di merito e trasparenza!

Il Circuito Musicale Siciliano

CALTANISSETTA: Associazione MusicArte
CATANIA: Associazione Musicale Etnea, Catania Jazz, Darshan, La Lomax, Mercati Generali
MESSINA: Associazione Musicale Parthenia
PALERMO: Agricantus, Associazione Kandiskij, Associazione Musiche, Curva Minore, I Candelai, Orchestra Barocca (Partinico)
TRAPANI: Amici della Musica di Trapani

Commenti

  1. Crocetta,ecco un buon esempio da portare a modello per avere finanziamenti.

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