Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

VIOLENZA SULLE DONNE E INTEGRAZIONE: LA SOLIDARIETÀ DEL MIS ALLE VITTIME, AL MINISTRO KYENGE E ALLA PRESIDENTE BOLDRINI

Catania, 03/05/2013 – Il 1 maggio scorso, a poche ore dalla sua nomina a Ministro dell'Integrazione nel governo Letta, Cecile Kyenge è stata ‘invitata’ dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ad andare a Vicenza per rendere visita alla giovane austriaca vittima di uno stupro ad opera di due ghanesi. Quindi la ministra e medico Kyenge è stata presa di mira dall'eurodeputato leghista Mario Borghezio per le sue origini congolesi, che la renderebbero inadatta a svolgere il ruolo assegnatole nel governo Letta, arrivando a parlare di "governo del bonga bonga”.

“Gli insulti sarebbero motivati dal fatto che il ministro Cecile Kyenge dovrebbe sentirsi responsabile dello stupro della giovane austriaca da parte di persone extracomunitarie?” Il Movimento per l’Indipendenza della Sicilia, per voce del presidente prof. Salvo Musumeci -, “nell’esprimere sincera solidarietà alla giovane vittima della violenza, condanna duramente simile forme di razzismo nei confronti del ministro Kyenge.”

“Oggi l’altra mazzata, – afferma il prof. Musumeci – Ilaria Leone, la ragazza 19enne trovata priva di vita ieri a Castagneto Carducci, in aperta campagna, sarebbe stata strangolata da un giovane senegalese, fermato stamattina per l'omicidio. Anche per questo nuovo esito della bestialità umana sarà tirata in ballo la nuova ministra dell’Integrazione, perché di colore? Vogliamo augurarci che ciò non accada nuovamente, perché sarebbe un modo bieco e volgare di alimentare razzismo e xenofobia, con sciocche e inopportune associazioni di idee.”

“Integrazione e legalità – prosegue il presidente del Movimento per l’Indipendenza della Sicilia, prof. Musumeci – sono un binomio che niente ha a che fare con la razza. Il Veneto – del resto – è la prima Regione d'Italia per immigrazione legale. E allora perché Zaia e Borghezio tirerebbero in ballo il ministro Kienge?”

“Il rispetto della donna è una questione che oggi come ieri richiede sforzi costanti e sostanziali. La stessa presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, denuncia proprio oggi campagne d'odio, mentre le donne continuano a morire per mano di uomini.”

Messaggi on line di morte, di sodomia, di stupro e perfino di tortura, spesso corredati da immagini e fotomontaggi: una donna violentata da un uomo di colore, il viso della Boldrini sul corpo di una donna sgozzata. Minacce a sfondo sessuale con promesse di morte.

“Ma significherebbe moltiplicare l’indignazione e la condanna per simili gesti, mettendoci dentro riferimenti razziali che non fanno onore all’intelligenza di questo nostro Paese.”

“Il Movimento per l’Indipendenza della Sicilia, che mi onoro di presiedere, – conclude il prof. Salvo Musumeci – condanna duramente queste forme di razzismo che esulano dalla distinzione delle persone e dei fatti e sfociano nella tracotanza violenta”.

Catania, 03/05/2013

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