Ponte sullo Stretto: "Opera faraonica dal sapore coloniale"

Ponte sullo Stretto, Leoluca Orlando, candidato alle Europee per Alleanza Verdi Sinistra, a 24 Mattino su Radio 24: Opera faraonica dal sapore coloniale  14/05/2024 - “14 miliardi per realizzare un'opera che tecnicamente non è realizzabile, che massacra l'ambiente non soltanto quello geografico ma anche quello umano con intere deportazione di migliaia di famiglie. Un’opera che insiste per una parte, quella calabrese, sulla falda sismica essendo la zona di Messina esposta ai terremoti. 14 miliardi per un'opera faraonica che sembra un'opera coloniale. Alla Calabria e alla Sicilia si dà una grandissima opera che non si riuscirà mai a realizzare e che impegna 14 miliardi dei quali se ne spenderanno due o tre miliardi soltanto per pagare qualche progettista scelto probabilmente da qualche politico compiacente. Immaginiamo 14 miliardi collocati nel clima del porto di Genova!  È ammissibile che si attrae l'attenzione su quest'opera faraonica dal sapore coloniale e poi

SICILIA, LA “CASA DELLE FARFALLE” DIVENTA GIARDINO ZOOLOGICO

A Viagrande (Ct) un’area naturale protetta gestita dall’Associazione Amici della Terra. Tra le attività delle struttura l’importante progetto “Salviamo l’Aurora dell’Etna”
CATANIA, 28/07/2013 - La Casa delle Farfalle Monteserra di Viagrande ha ottenuto la licenza di giardino zoologico: lo ha annunciato nei giorni scorsi il sottosegretario al ministero delle Politiche Agricole Giuseppe Castiglione.
Un ulteriore riconoscimento all’area naturale protetta del territorio etneo – gestita dall’Associazione Amici della Terra – che rappresenta un vero e proprio mondo incantato, immerso nel Parco Monteserra, meta di centinaia di turisti.


Si tratta di una grande voliera, unica struttura del genere in tutto il Sud Italia, dove diverse specie di farfalle, tra le più belle e particolari del mondo, dalle forme e i colori più vari, volano indisturbate compiendo tutto il loro ciclo vitale.

All’interno della serra tropicale, che riproduce un habitat naturale, è possibile ammirare la “Falena Cobra” che presenta sulle ali la sagoma e i colori del serpente Cobra allo scopo di difendersi dai predatori; la “Farfalla Civetta”, che sembra riprodurre sulle ali gli occhi del gufo; e ancora la famosa “Farfalla Foglia” che si mimetizza perfettamente con la vegetazione. Tra i boschi del Parco Monteserra è possibile osservarle da vicino, scoprire i particolari del loro ciclo di vita e capire i legami con l'ambiente naturale.
È possibile usufruire di tanti servizi pensati e studiati per avvicinare alla conoscenza del territorio etneo e alla sua tutela: una passeggiata a piedi o in bici lungo i sentieri per apprezzare la flora, le piante officinali e aromatiche, il bosco di querce, o ancora una pausa nelle aree attrezzate. Infatti, lungo i percorsi pedonali del Parco sono presenti diverse aree attrezzate per la sosta, munite di tettoie in legno, tavoli e panche per pic-nic. Per i più piccoli è presente un'area parco giochi.

Inoltre dal 2007 l’Associazione Amici della Terra svolge, presso la Casa delle Farfalle di Viagrande (CT) e la Bufferfly Arc di Montegrotto Terme (PD), un progetto di ricerca scientifica che si avvale della consulenza del dott. Enzo Moretto – entomologo di fama internazionale – e della collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, Università di Catania e UIZA (Unione Italiana Zoo e Acquari): Salviamo l’Aurora dell’Etna. Lo scopo è quello di individuare le cause del preoccupante decremento demografico della farfalla e di incrementarne la popolazione.

L’Aurora dell’Etna (Anthocharis damone) è una bellissima farfalla endemica, oggi a rischio d’estinzione a causa delle modifiche degli ambienti naturali in cui vive. Il suo nome deriva dalla presenza sulle ali di una macchia arancione che ricorda il sorgere del sole, cioè l’aurora. Rappresenta un vero e proprio simbolo della biodiversità del patrimonio naturale etneo. Osservando tutte le fasi del ciclo biologico, vengono svolti censimenti, osservazioni sul comportamento, rilevamenti dei fattori ambientali, allevamento dei bruchi in differenti condizioni climatiche, ecc. I risultati dello studio permetteranno così di programmare gli interventi sul territorio nel pieno rispetto delle esigenze della specie.

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